La Commissione europea ha autorizzato tre nuovi mais Ogm usati soprattutto nell'alimentazione animale: il MON88017, MON89034 e 59122xNK603. I ministri dell'Agricoltura degli Stati membri dell’Ue il 19 ottobre non erano riusciti a raggiungere una maggioranza necessaria al via libera e l'ultima parola è tornata quindi alla Commissione, dopo il giudizio positivo dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
 
"E' l'ennesima sconfitta per l’Europa, per i suoi cittadini, per i suoi produttori agricoli. Una decisione che conferma ancora una volta la mancanza di una linea di condotta coerente tra le istituzioni comunitarie su questo particolare tema”. Lo sottolinea in un comunicato la Cia secondo la quale “su un argomento di così rilevante importanza continua ad esserci un atteggiamento poco chiaro che può generare ulteriori problemi”. “Misure del genere – evidenzia la Cia - vanno contro le aspettative dei consumatori che si sono espressi contro le colture transgeniche. Tale decisione disorienta gli agricoltori, alimentando un clima di incertezza e confusione in ambito Ue”.
 
“La Commissione ha ignorato il parere dei cittadini europei sulla sicurezza alimentare e il principio di precauzione". Lo afferma Simona Capogna, dell’esecutivo nazionale Verdi ambiente e società (Vas). “Questi tre mais - ha aggiunto - avevano creato non pochi problemi ai produttori mondiali di mangimi e agli imprenditori con impianti di allevamento industriali, a causa della contaminazione genetica dei carichi che provenivano da oltreoceano”. “L’Europa in questo modo mette un limite alle sue potenzialità rispetto allo sviluppo rurale e sostenibile".