In agricoltura sempre meno chimica
'I produttori i italiani sono sempre più orientati alla qualità e alla sicurezza alimentare. Frutta e verdura delle nostre terre sono le più sicure in Europa. La presenza di fitofarmaci è in continua riduzione, mentre crescono in maniera costante le produzioni biologiche'. E' quanto evidenzia la Cia (Confederazione italiana agricoltori) in merito ai risultati sia del dossier 'Pesticidi nel piatto 2008' di Legambiente che quelli dell’Onr (Osservatorio nazionale residui).
'Emerge chiaro', afferma la Cia, 'che ancora una volta l’Italia è il paese dell'Unione europea più sicuro in termini di presenza di residui fitosanitari su frutta e verdura. Un primato che certo non nasce dal caso, ma grazie all’impegno svolto dai produttori e dall’azione portata avanti dalle organizzazioni professionali che hanno permesso nell’ultimo decennio di raggiungere livelli di sicurezza estremamente elevati'. Questi dati confortanti premiano, quindi, il lavoro degli agricoltori che, anche a costi di sacrifici e di investimenti onerosi, hanno puntato decisamente per produzioni garantite sotto ogni profilo, confermando, anno dopo anno, notevoli passi avanti nella riduzione di fitofarmaci, che oggi risulta sempre più marcata. 'Siamo, dunque, in presenza di un trend in continuo miglioramento', ha concluso la Cia.
 
'Il vero rischio? Gli inutili allarmismi!'
'Il record del 99% di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge, riconosce che il Made in Italy a tavola è sempre più sano e che non bisogna quindi cadere nella trappola degli ingiustificati allarmismi che rischiano di provocare crolli nei consumi di alimenti indispensabili per la dieta'. E' quanto afferma la Coldiretti nel riferire che il rapporto annuale di Legambiente 'Pesticidi nel piatto 2008' certifica il primato italiano nella qualità e sicurezza alimentare con una percentuale di regolarità dello 99,3% per le verdure, dell'98,3% per la frutta, del 98,1% per l'olio di oliva, dello 99,8 per il vino e addirittura del 100% per la passata di pomodoro.
'Le irregolarità sono', sottolinea la Coldiretti, 'di circa 4 volte inferiori a quelle spagnole e tedesche, di 5 volte di quelle francesi e svedesi e quasi di 8 volte di quelle olandesi, registrate in passato dalla Commissione europea. Peraltro in Italia', continua la Coldiretti, 'è particolarmente incoraggiante la riduzione del 23% in un anno della percentuale di campioni irregolari che è passata dall'1,3% della precedente rilevazione all'1% attuale'.
 
'Il sistema produttivo italiano è virtuoso!'
'Il recente rapporto di Legambiente sui pesticidi, che più correttamente andrebbero chiamati prodotti fitosanitari (secondo l’attuale legislazione)  o agrofarmaci (in relazione al loro impiego) conferma la virtuosità del sistema di produzione italiano ed europeo. Infatti solo 1% dei prodotti analizzati è risultato essere fuori norma'. Così Confagricoltura commenta il rapporto di Legambiente.
'Questo dato', dice Confagricoltura, 'conferma il trend positivo degli ultimi tre anni, che si rileva dai dati ufficiali del ministero della Salute. Le irregolarità, infatti, dal 2003 al 2006 sono passate dall'1,8% al 1,0%, dato che è sempre inferiore a quello della media europea (5%)'. L'Italia, quindi, non solo è uno dei Paesi europei più virtuosi ma continua a diminuire costantemente i casi certificati d’irregolarità. Questo anche grazie alle politiche di responsabilizzazione dei produttori (autocontrollo) attuate da 15 anni in Europa.