L'obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti biologici e con l’azzeramento della soglia di contaminazione da Organismi geneticamente modificati (Ogm) sono un successo per il made in Italy che detiene la leadership europea nella produzione biologica. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione da parte del Parlamento europeo della relazione di Marie Helen Aubert che propone una serie di modifiche al regolamento comunitario sulla produzione biologica. Il Parlamento chiede correttamente una normativa più stringente per la produzione e l'etichettatura dei prodotti biologici e per evitare le contaminazioni da Ogm, la cui presenza accidentale e inevitabile non dovrebbe superare lo 0,1%. La decisione dell’assise di Strasburgo è in linea con la campagna di Coldiretti e di Slow Food per sostenere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti e impedire che vengano spacciati come nazionali produzioni provenienti da altri Paesi. Il voto dell’Europarlamento risponde anche all'opposizione agli Ogm in Italia, Europa e nel resto del Mondo e trova pieno apprezzamento della Coldiretti che afferma il proprio no al biotech nel cibo sulla base dell'indagine Coldiretti-Ispo 2006 su “Opinioni degli Italiani sull'alimentazione” in base alla quale se l'agricoltura biologica fosse contaminata da Ogm si verificherebbe un crollo del 60% nei consumi.