Il pieno degli aerei si farà con gli scarti di lavorazione di pollo e manzo. Non è fantascienza ma il progetto sperimentale condotto dalla Nasa e denominato Aafex, Alternative aviation fuels experiment. Dalle prove tecniche effettuate su un motore di un Dc 8 e dagli esami sulle prestazioni del carburante e dei gas di scarico si è notato, come ha affermato il direttore del Subosonic Fixed Wing Project della Nasa Ruben Del Rosario, che il Hydrotreated Renewable Jet Fuel, Hrj - ossia il carburante a base di pollo e manzo  è più "pulito" e ha rilasciato una quantità minore di inquinanti nell'atmosfera, in particolare ossidi di azoto e gli idrocarburi incombusti. 

Non solo: rispetto al Jet Propellant 8 (Jp-8), molto simile al carburante normale per gli aerei commerciali, l'Hrj ha fatto rilevare emissioni minori anche di solfati, aerosol organico e altre particelle pericolose. Il progetto della Nasa sui biocarburanti derivati dal grasso di pollo è solo un esempio di un trend che negli Usa si sta sviluppando in maniera significativa come dimostra l'impianto da 2.500 barili al giorno di biodiesel derivato dagli scarti della lavorazione dei polli, aperto in Louisiana nell'ottobre scorso con un'iniziativa congiunta tra la Tyson Food (che alleva polli) e la Syntroleum. L'impianto è progettato per produrre fino a 280 milioni di litri di carburanti rinnovabili l'anno (a.m.).