Per questo appuntamento, in svolgimento dal 24 al 27 gennaio 2008, Veronafiere attende più dei 65.000 visitatori della scorsa biennale (giunti da 30 paesi) con circa 400 espositori di 18 nazioni. La mostra metterà in luce anche le novità in fatto di accessori, prodotti e sistemi di corredo alle più moderne e raffinate forme di riscaldamento e di cottura e una nuova sezione espositiva sarà rivolta ai grandi impianti termici in grado di alimentare a legna condomini, comunità e interi paesi. Faranno da cornice incontri tecnici e convegni curati da associazioni, enti, università, aggiornamenti sui prodotti e sulle tecnologie, che serviranno anche a sensibilizzare sempre più i consumatori e gli enti locali verso l’impiego di energia pulita e rinnovabile prodotta dalla combustione della legna.
Il legno, energia pulita che fa risparmiare
Risparmio, ecologia e salute sono infatti i capisaldi della mostra internazionale di Verona, impegnata anche sul versante “politico” per convincere il governo della necessità di includere nella Finanziaria 2008 agevolazioni fiscali e contributi anche per chi sceglierà di attrezzarsi con impianti energetici a legna. Ma l’uso di biomasse legnose in Italia è ancora troppo esiguo, tanto che se ne prevede il raddoppio entro il 2009. Annualmente ne consumiamo a scopo energetico poco più di 20 milioni di tonnellate (solo il 2,5% dell’energia totale impiegata), con un risparmio pari a 7 milioni e mezzo di tonnellate di carbone o a 5 milioni di tonnellate di petrolio. Marino Berton presidente dell’Aiel spiega che l’attuale impiego del legname nel nostro paese sta facendo il lavoro di cinque centrali termoelettriche di media grandezza, ricordando i motivi per scegliere questa fonte di energia: è una fonte rinnovabile, un’energia pulita ed economica al servizio dell’ambiente, disponibile e utile alla manutenzione del territorio e in grado di sviluppare nuova occupazione.
Biomasse legnose? In Italia le abbiamo e fanno risparmiare
Il consumo di biomasse legnose può oggi fare i conti sia con una superficie boschivo-forestale raddoppiata negli ultimi 50 anni (oggi pari a 10 milioni di ettari) sia con la possibilità di rendere economicamente redditizi per tanti piccoli agricoltori gli sfalci di cespugli, siepi e piccoli arbusti. E poi basta guardare i prezzi. Se (a parità di energia prodotta) per alimentare un bruciatore tradizionale servono 83 centesimi per litro di gasolio o 52 centesimi per litro di metano, usando il pellet in un moderno bruciatore che dà un rendimento pari all’80% ed emissioni ridotte, si spendono solo 36 centesimi, mentre scegliendo un cippato medio si scende a 19 centesimi.
300.000 caminetti all’anno
Oggi in Italia si producono 300.000 tra caminetti e stufe a pellet: 230.000 i caminetti a legna e 90.000 stufe a legna. Le imprese attive nel settore sono 200 imprese: dieci delle quali hanno una produzione tra i 10 e i 68 milioni di euro.
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Fonte: Progetto Fuoco