La produzione di colture energetiche sui terreni ritirati dalla produzione e incolti contribuirà al conseguimento degli obiettivi in materia di biocarburanti dell'Ue, anche se da sola non sarà sufficiente.
Secondo EuropaBio, l'associazione della Ue che raccoglie 1.800 piccole e medie imprese impegnate nel settore delle bioindustrie, la soluzione risiede nell'aumentare la rendita per ettaro e nel promuovere la qualità delle colture attraverso la biologia. EuropaBio afferma che per realizzare gli obiettivi della Ue dovrà avvalersi delle biotecnologie, come accrescere la resa in biomassa per ettaro riducendo al contempo le esigenze in termini di mezzi di produzione; migliorare la qualità delle colture affinché garantiscano più carboidrati fermentabili o maggiore tenore in olio; agevolare le colture energetiche nelle zone caratterizzate da condizioni marginali; sviluppare microrganismi e enzimi efficaci per convertire l'emicellulosa in zuccheri che possono essere trasformati, tramite fermentazione, in biocarburante; sviluppare microrganismi e enzimi efficaci per convertire l'emicellulosa in zuccheri che possono essere trasformati, tramite fermentazione, in biocarburante.
EuropaBio raccomanda inoltre di condurre ulteriori ricerche sui biocarburanti di seconda generazione, che producono carburante dall'emicellulosa e dai rifiuti agricoli organici.
Per maggiori informazioni sulle considerazioni di EuropaBio:
http://www.europabio.org/positions/Biofuels_EuropaBio%20position_Final.pdf