Le bioenergie rappresentano per le aziende agricole un valida opportunità per diversificare e incrementare la propria attività e non un’ alternativa alle produzioni tradizionali". Lo ha ribadito il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni al convegno “L’impresa agricola e i nuovi comparti energetici”, organizzato dalla Confagricoltura di Oristano, al quale ha partecipato anche il direttore generale Vito Bianco. Vecchioni ha ricordato che nel 2005 si sono prodotte circa 4 milioni di tonnellate di biocarburanti (3,2 milioni di biodiesel e 0,7 milioni di bioetanolo), il 60% in più rispetto al 2004 (2,4 milioni di tonnellate). E che entro uno-due anni, la produzione in Europa tenderà a più che raddoppiare.  Confagricoltura guarda alle agroenergie in ottica molto ampia, assegnando  attenzione alle potenzialità energetiche del sistema agricolo legate alla produzione di energia elettrica per la rete nazionale e per l’autoconsumo. E in questa direzione sta portando avanti una propria iniziativa per un contratto di programma che prevede la realizzazione di 80 progetti, con l’installazione di 44.404 kw e circa 100.000.000 € di investimento. “Manca ancora però la volontà del Governo di procedere speditamente e con convinzione questa direzione – ha detto il presidente – come dimostra il ritardo nell’emanazione dei decreti applicativi della finanziaria. E questo aumenta il divario tra l’Italia e altri Paesi d’Europa, come la Germania". "Dalla questione fiscale, ai temi del lavoro e della previdenza – ha detto Vecchioni – rischiamo di non essere più competitivi, non solo rispetto ai Paesi Terzi, ma anche rispetto ai nostri partners europei".