“E’ positivo che l’Unione Europea abbia effettuato una scelta ambiziosa e impegnativa, a favore delle fonti energetiche rinnovabili”. Così il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, ha commentato la decisione assunta al vertice di Bruxelles. Fissare obiettivi vincolanti (raggiungere nel 2020 il 20% di quota da fonti rinnovabili nel mix energetico e tagliare del 20% le emissioni di gas serra) costituisce un “triplo 20” indispensabile per contenere i rischi di un cambiamento climatico che è ormai sotto gli occhi di tutti.  Vecchioni sottolinea che lo sconvolgimento dei ritmi biologici, legato aIle emissioni di gas serra, determina rischi per i cittadini e gli agricoltori. Gli agricoltori sono pronti a giocare un ruolo attivo per frenare le emissioni di gas climalteranti, e Vecchioni ha ricordato la recente proposta della sua Organizzazione per un contratto di programma per la microgenerazione in agricoltur a ha anche sollecitato, sul piano nazionale, un coordinamento efficace tra i vari ministri interessati allo sviluppo delle filiere bioenergetiche, coerente con gli impegni che il nostro Governo ha negoziato a Bruxelles, ottenendo una maggiore flessibilità nella gestione degli aiuti nazionali per l’ambiente.