E' questo il messaggio che lancia la Piattaforma tecnologica nazionale 'Plants for the Future' presentata il 17 giugno a Roma nella sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei dal Comitato Promotore, che riunisce rappresentanti dei più importanti centri di ricerca italiani, dell'industria e delle università.

Secondo Roberto Tuberosa, docente di Biotecnologie delle piante coltivate all'Università di Bologna e coordinatore del Comitato scientifico della Piattaforma - 'la genomica vegetale, nata dall'integrazione di genetica, biologia molecolare e bioinformatica, offre interessanti opportunità per ottenere piante più resistenti alle avversità naturali. Grazie ad essa non solo si potrà aumentare la quantità dei prodotti richiesti dalle filiere agroalimentare e agroindustriale, ma anche offrire al consumatore prodotti più salubri, di elevata qualità nutrizionale e meno costosi. Compresi i biocombustibili da piante non-food per un'energia più pulita'.

'Si tratta - sottolinea Silvio Ferrari, presidente del Comitato Promotore - di fattori importanti per assicurare al made in Italy la capacità di competere con gli altri paesi europei ed extraeuropei, nei confronti dei quali scontiamo un gap d'innovazione assai rilevante. Tutto ciò nel rispetto della tipicità del sistema produttivo nazionale'.

'E' giunta l'ora di superare questo gap non più tollerabile - sostiene Chiara Tonelli, docente di Genetica all'Università di Milano. 'La scienza italiana è di ottimo livello e può dare un grande contributo allo sviluppo economico del paese, ma ha la necessità di essere sostenuta da politiche adeguate come avviene nel resto delle democrazie avanzate'.

L'appello che i sostenitori di IT-Plants for the Future rivolgono al governo è di favorire, anche attraverso finanziamenti appropriati, un'ampia collaborazione tra istituzioni, accademia e industria, al fine di ridare slancio alla ricerca italiana e garantire la competitività e la redditività sia della catena agroalimentare sia di quella agroindustriale, preservando la biodiversità e la sostenibilità a lungo termine. 

 

La piattaforma tecnologica italiana 'Plants for the Future'

Sono cinque in totale le grandi sfide contenute nel documento programmatico italiano, che supporta la piattaforma europea avviata dalla Commissione a Bruxelles nel 2003:

  1. Una produzione sufficiente di alimenti salubri, ivi inclusi i mangimi per la filiera zootecnica.
  2. Le piante come fabbriche di prodotti chimici e di energia.
  3. 3. Miglioramento, in termini di sostenibilità, dell'agricoltura, della silvicoltura e del paesaggio agrario.
  4. Rilancio della ricerca di base di settore, riferita in particolare alla genomica e alla post-genomica, fino al lancio di spin-off.
  5. 5. Competitività della filiera agroalimentare, nel rispetto delle scelte del consumatore e del quadro legislativo. 

IT-Plants for the Future si articola in un Comitato Promotore, composto da 13 membri e coordinato dal dott. Silvio Ferrari, presidente di Assalzoo (Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), e da un Comitato Scientifico coordinato dal prof. Roberto Tuberosa dell'Università di Bologna e composto da 15 membri e oltre 90 consulenti.

Fanno parte del Comitato Promotore: Roberto Ranieri (Barilla), Giorgio Morelli (Inran), Francesco Salamini (Parco Tecnologico Padano), Stefano Bisoffi (Cra), Aldo Ceriotti (Cnr), Paolo Costantino (Ipgn-Italian Plant Genomic Network), Romeo Lombardi (Centrale-Cesena), Alessandro Lombardo (Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia), Marco Nardi (Ais), Luigi Rossi (Enea), Roberto Tuberosa (Università di Bologna), Leonardo Vingiani (Assobiotec).

 

La Piattaforma tecnologica europea

La costituzione della Piattaforma tecnologica europea 'Plants for the Future' risale al 2003 e rappresenta un'importante iniziativa per un rilancio della ricerca sulle piante, settore largamente trascurato nell'ambito dei finanziamenti erogati dal VI Programma Quadro.  Questo ha comportato l'accumulo di un grave ritardo nella ricerca avanzata sulle piante rispetto ad altri paesi industrializzati e ad economia emergente. In questo contesto, la piattaforma tecnologica 'Plants for the future' svolge un ruolo trainante per la definizione e la realizzazione dei progetti di ricerca di base e applicata nel settore agroalimentare e agroindustriale del VII Programma Quadro.