Inverno mite, anche se alquanto piovoso. Le temperature sono già stabilmente sopra lo zero in diverse parti d’Italia e ciò consente di portar fuori dalle rimesse le seminatrici e di iniziare a deporre in campo i semi di mais. Questo ovviamente a patto di poter contare su un terreno accogliente per rifinitura, idratazione e temperatura, e di sementi capaci di germinare anche se le condizioni termiche non siano quelle perfette.
In attesa che anche altri terreni raggiungano le condizioni ideali, Ronaldinio, ibrido di mais targato Kws, ha fatto il proprio esordio stagionale il 19 febbraio a Narni, in provincia di Terni, presso l’Azienda Agricola Ruffo Della Scaletta. Subito dopo, il 24 febbraio, è stato il turno dell’ Azienda Agricola Maccarese  di Fiumicino, in Provincia di Roma.
Ronaldinio è un Classe FAO 200 e presenta un ciclo colturale di 85 giorni, adatto a semine precoci e vocato alla produzione soprattutto di silomais, segmento nel quale l’ibrido di Kws si posiziona ai vertici del mercato europeo. L’investimento finale consigliato è compreso fra le sette e le 9,5 piante per metro quadro, tenendo distanze di semina da 75cm x 12-18cm, oppure 70cm x 13-19cm o infine da 45cm x 20-30cm.