'Le sfide dell'agricoltura di domani per competere a livello globale e rispondere ai nuovi scenari futuri sono quantità, qualità ed efficienza'. Con questo messaggio del direttore marketing di Bayer CropSciencei è aperto il primo dei 3 incontri organizzati da Bayer CropScience per parlare di grano con i cerealicoltori italiani.
Angelini ha tracciato brevemente i trend dell'economia agricola mondiale, sempre più legati a fattori economico-sociali, quali la crescita della popolazione mondiale, i cambiamenti nelle abitudini alimentari, i fabbisogni di colture energetiche ed ha sottolineato come, in un simile contesto instabile e difficile da prevedere Bayer CropScience affronti le proprie scelte strategiche puntando sull'ascolto e sul dialogo con i propri interlocutori della filiera. Dai 'dialoghi di Bayer CropScience' sono emersi 4 bisogni fondamentali: innovazione, formazione, comunicazione e integrazione (fare sistema). La risposta a questi bisogni, rientra nella missione della Società.
In un futuro, dove la legislazione sarà sempre più restrittiva e meno favorevole alla chimica, il primo problema emergente sarà l'impossibilità di difendere le colture soprattutto mediterranee ma anche le grandi colture come i cereali. Bayer CropScience da anni si impegna con specialità che rispondono a quanto richiesto dal mercato e sta lavorando per portare nei prossimi anni altre soluzioni di interesse per il mondo della cerealicoltura. Inoltre, attraverso il contatto quotidiano dei propri tecnici sul territorio e gli incontri come quello odierno, partecipa alla crescita professionale del comparto agricolo italiano.
Comunicare per fare percepire l'agricoltura in un modo nuovo ma più vicino alla realtà e valorizzare la figura degli agricoltori che sono le prime sentinelle del territorio si può? Bayer CropScience ci sta provando con l'aiuto di molti esperti del mondo accademico e della filiera: è nata Coltura&Cultura, una collana editoriale sulle colture strategiche italiane, che ha lo scopo di avvicinare un mondo lontano dal nostro, quale quello giornalistico e dei consumatori. 'Accanto alla comunicazione editoriale e convegnistica' - ha concluso Angelini - 'la comunicazione televisiva con reportage formativi e informativi per arrivare nelle case degli italiani portando i valori dell'agricoltura italiana'.
Nel corso degli incontri, Bruna Saviotti, presidente di Ais, Associazione italiana sementieri, ha sottolineato il crescente fabbisogno alimentare di una popolazione in continuo aumento, con evidenti cambiamenti anche del paniere di prodotti consumati. Non c'è solamente la questione 'quantità'. 'La qualità è importante. Non fermiamoci mai su questo fronte. Ci avviamo verso una campagna grano duro con disponibilità di prodotto quindi la qualità sarà ancora il fattore determinate e si fa cominciando da un'idonea tecnica colturale'.
'Tutto il mondo riconosce nel grano l'elemento fondamentale per sfamare il mondo, a cominciare dalla FAO che ha inserito non a caso la spiga di grano nel proprio simbolo', ha inoltre sottolineato Carlo Cannella, Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran). I cereali sono da sempre fondamentali nella dieta mediterranea, sia per le destinazioni d'uso (dal pane, alla pasta, agli alimenti per l'infanzia, fino agli alimenti per il bestiame), sia per le proprietà nutrizionali: proteine, minerali (potassio, magnesio, fosforo, ferro, rame e zinco), le vitamine (tiamina, riboflavina, niacina, vit. B6 e acido folico), il selenio, se i terreni su cui sono coltivati contengono questo minerale, e la vitamina E, se il cereale viene utilizzato nella forma integrale cioè con il germe. A questi si aggiungono altre sostanze 'non nutrienti' presenti in piccole quantità e tra queste: acido fitico, fitosteroli, polifenoli e flavonoidi, sostanze che vengono comunemente indicate come phytochemicals, alcuni dei quali svolgono effetti benefici per la salute dell'uomo partecipando a reazioni che non sono collegate al metabolismo cellulare.
A conclusione del suo intervento, Carlo Cannella ha lanciato un messaggio sul valore della ricerca per produrre meglio e di più. Ad esempio si sta lavorando su varietà che siano tollerate dai celiaci. La scienza e le nuove tecnologie non si possono fermare, purchè restino sempre al servizio del progresso dell'uomo, per avere il massimo dalle colture e rispondere ai crescenti bisogni di cibo.
In questo contesto, la protezione dei cereali offre un contributo fondamentale.
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Fonte: Bayer CropScience