In vista delle imminenti operazioni di raccolta dei cereali autunno-vernini, che nelle province di Mantova, Ferrara e Modena – duramente colpite dal terremoto – riguardano una superficie complessiva di quasi 80mila ettari fra grano tenero (oltre 50mila ha), grano duro (20mila ha) e orzo (circa 6mila), si profila un'ulteriore emergenza di natura economica e che potrebbe minacciare pesantemente le imprese agromeccaniche, già esposte nei propri bilanci in maniera pesante.

Apima Mantova chiede pertanto all'Unione europea, alle istituzioni e agli istituti di credito di non sottovalutare quelle aziende che da sempre operano in maniera professionale la raccolta e che rischiano di rimanere fortemente esposte per i servizi che comunque non rinunceranno a dare.

"Siamo vicini ai contoterzisti e agli agricoltori che hanno perso la casa e vivono momenti drammatici sul piano umano, psicologico ed economico – afferma Marco Speziali, presidente di Apima Mantova –, ma in una situazione di emergenza ci attendiamo che la medesima attenzione riservata all'agricoltura e alle cooperative venga concessa anche alle imprese agromeccaniche, che svolgono un ruolo insostituibile nella filiera primaria e che scontano problemi di liquidità e di bilancio".

Quanto alla situazione in campo, Apima sottolinea che il grado di maturazione del prodotto è allineato al calendario e che al momento non vi sono problemi per i cereali a paglia.