Negli Anni 80 "solcavano" i campi coperti di foraggi, li caricavano e li portavano in azienda per l'insilaggio. I carri autocaricanti erano infatti prettamente orientati al foraggero e alla conservazione in trincea dell’insilato, quando la tecnica del fieno sfuso era molto più diffusa. Il declino di questi macchinari iniziò con la messa a punto delle nuove tecniche di conservazione del foraggio, come pe esempio la fasciatura dei balloni. Per quanto questa tecnica garantisca nel tempo una buona preservazione delle qualità organolettiche del foraggio, mostra costi di gestione più elevati rispetto all'insilaggio in trincea. La rivalutazione di questa praticva ha così recuperato i "vecchi" carri autocaricanti. Per giunta, di recente si sono andate ad aggiungere anche le attività di taglio, raccolta e trasporto legate alle coltivazioni per le bioenergie, attività che hanno messo nuovamente il turbo al mercato degli autocaricanti. Uno dei marchi che più si è avvantaggiato della situazione è la Krone. In breve la società tedesca si è accaparrata più di un terzo del mercato di questo segmento commerciale e questo grazie soprattutto alle performance eccellenti assicurati delle proprie macchine.
 

 

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Tratto da Macchine Trattori - luglio 2011

in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore

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