Andrà in votazione ai primi di luglio al Parlamento europeo il documento per l'adeguamento progressivo delle macchine non stradali e dei trattori ai nuovi parametri sull'emissione dei motori.

All'incontro di Bruxelles tra i rappresentanti della Commissione, del Parlamento e del Consiglio Ue, si è raggiunto l'accordo sul testo da portare in votazione. Questo prevede che le industrie costruttrici possano commercializzare una certa quota di macchine mobili non stradali equipaggiate con motori non conformi alla nuova Direttiva emissioni. La quota è stata fissata per le macchine mobili non stradali in misura pari al 37,5% della media delle vendite degli ultimi anni, mentre la quota relativa alle trattrici, pari al 40% della media delle vendite, era stata determinata precedentemente.

In alternativa al criterio della quota 'flessibile', è previsto anche quello delle 'quantità fisse': svincolato dalla media delle vendite, prevede una quota pari a 2,5 volte le quantità oggi concesse dalla direttiva in vigore.

Le percentuali di esenzione sono più vantaggiose rispetto alle precedenti, che fissavano al 20% la quota flessibile, e sono frutto dell'impegno di Confindustria e Unacoma/Comamoter, l'associazione dei costruttori italiani di macchine per l'agricoltura e il movimento terra, in collaborazione con i ministeri italiani, la rappresentanza permanente italiana a Bruxelles, con il vicepresidente Tajani e il suo Gabinetto.
L'Europa riconosce lo stato di crisi di questo settore della meccanica offrendo uno strumento alle aziende per diluire nel tempo gli investimenti, per i quali mancano i fondi a causa della caduta drammatica delle vendite.

"La questione si concluderà solo con l'approvazione del Parlamento – ha commentato il presidente di Unacoma, Massimo Goldoni – ma siamo soddisfatti della collaborazione con gli organismi comunitari, che ci permette un adeguamento ai nuovi parametri sulle missioni più razionale, riconoscendo la necessità di una fase di transizione, data l'impossibilità per le industrie del settore di trasformare repentinamente i propri sistemi di produzione ".