Mercato in forte passivo per le macchine movimento terra nel terzo trimestre dell'anno: i dati di vendita – forniti dalle industrie costruttrici e importatrici – indicano nel periodo luglio-settembre un calo complessivo del 25% rispetto allo stesso periodo 2009, con un passivo particolarmente pesante (-35,8%) per le macchine tradizionali (escavatori, pale meccaniche, dozer). 

Il totale delle vendite nei primi nove mesi 2010 risulta ancora di segno positivo (+2%), risentendo del buon incremento registrato nella prima metà dell'anno, quando le immatricolazioni risultavano in crescita del 13,2%, con una punta di oltre il 30% per le 'tradizionali'.

"La ripresa della prima metà dell'anno era dovuta agli effetti della Tremonti Ter – spiega Massimo Goldoni, presidente di Unacoma, che attraverso il Comamoter rappresenta i costruttori del comparto – e il crollo registrato dal 30 giugno in poi, vale a dire dalla scadenza della Tremonti, lo dimostra".

Esaminando i gruppi merceologici, si nota il perdurare della crisi per le terne, unica tipologia di macchine che aveva registrato un passivo (-32%) nel primo semestre dell'anno e che conferma il trend negativo anche nella terza frazione con un calo del 24,4%. In netta flessione anche le macchine stradali (rulli compattatori e vibrofinitrici), che segnano nel trimestre un passivo del 39,8%, mentre in controtendenza risulta la sola categoria dei sollevatori telescopici, che fa registrare una crescita intorno al 6%.

"Dubito che il mercato possa riprendersi nell'ultima frazione dell'anno – commenta Massimo Goldoni – perché le stime sull'andamento delle costruzioni indicano una flessione complessiva nel 2010 intorno al 3,5%, e sappiamo che l'andamento dell'industria edilizia e delle grandi opere condiziona in modo diretto il mercato delle macchine per il movimento terra e la cantieristica".

"Mi auguro che il recente decreto del ministero dello Sviluppo economico per il ristorno degli incentivi rottamazione non utilizzati possa essere sfruttato efficacemente dagli operatori del comparto movimento terra – conclude Goldoni – e costituire uno strumento di sostegno, sia pure modesto, in questa fase di mercato così difficile".