Quasi imitando i salmoni, che risalgono la corrente lungo i fiumi britannici, la società inglese risale controcorrente un mercato che negli ultimi due anni - per i telescopici -parrebbe essere stato spietato. Mentre si assiste a cali vistosi di altri marchi leader, JCB rafforza invece la propria market share mettendo a punto nel 2008 un sonoro +14%, dato questo che si somma a una serie di successi in crescita negli ultimi sei anni. La prima parte del 2009 è stata frenetica, ma i segni del rallentamento hanno iniziato a farsi comunque sentire nel corso della primavera. Le previsioni sono prudenti, ma si spera in un finale 2009 stabile e una lenta ma costante ripresa  per il 2010. In Italia JCB marca addirittura un +75%. Vero che i numeri assoluti son ben lungi dall’essere comparabili ai marchi che fanno il mercato, come Merlo o Manitou. Ma è semplicistico dire che i numeri piccoli si aumentano facilmente. Il mercato è stato duro per tutti, non solo per i grandi. Così le due grandi M dei telehandler devono cedere qualche fettina di market share ai gialli d’Inghilterra, ai quali va reso onore al merito.
Ma essere grandi può significare anche essere i più piccoli: il 515-40 Miniscopic è il più compatto dei telescopici, con soli 1,8 m di altezza e 1,56 m di larghezza. Ha la capacità di inversione di marcia in soli 2,8 m, anche grazie al 4WD e all’ottimo sistema sterzante. La trasmissione è idrostatica, e permette una velocità minima di soli 7 Km/h. L’accessibilità è inoltre ottima, grazie al pavimento piatto della cabina. Con il suo braccio telescopico raggiunge i 4.045 mm ed è in grado di sollevare fino a 1.500 Kg, i quali scendono ovviamente a 750 Kg in piena estensione a terra del braccio. Il motore è un 4 cilindri Deutz D2009L04 da 2300 cc e 36,8 kW. Un punto di forza del 515-40 Miniscopic è la durata dell’operatività tra un tagliando e l’altro: ben 500 h di lavoro.