Goldoni presenta il primo sistema di guida satellitare progettato per trattori specializzati. “TruPath”, questo il nome, apre quindi ufficialmente le porte della tecnologia satellitare nell’agricoltura specializzata. Esordio che molto mutua dall’esperienza maturata nell’ambito delle applicazioni in campo aperto.
Goldoni ha annunciato di aver sviluppato un proprio sistema di gestione preposto alla pratica dell’agricoltura di precisione, metodologia che per la prima volta entra così nel settore specializzato apportando in tale ambito molti dei vantaggi evidenziati in campo aperto. Fra questi la possibilità di centellinare fitofarmaci e fertilizzanti in base alle effettive esigenze delle colture, evitando quindi quella distribuzione “a spaglio” che porta a lavorare anche su impianti che non ne hanno bisogno. Ne derivano costi di gestione minori che si abbinano, là dove il segnale satellitare è più forte, alla possibilità, per l’operatore, di non dover gestire lo sterzo e quindi di potersi concentrare di più sul lavoro. Tradotto in parole povere si risparmia, si fatica di meno e si lavora di più, affermazione quest’ultima suffragata dal fatto che non dovendosela vedere col volante l’operatore può operare con cantieri di lavoro combinati non approcciabili in condizioni normali.
Per leggere tutti i dettagli, scarica l'articolo a lato
Tratto da Macchine Trattori n. 66 - settembre/2007 - pag. 56/57
in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni
Goldoni ha annunciato di aver sviluppato un proprio sistema di gestione preposto alla pratica dell’agricoltura di precisione, metodologia che per la prima volta entra così nel settore specializzato apportando in tale ambito molti dei vantaggi evidenziati in campo aperto. Fra questi la possibilità di centellinare fitofarmaci e fertilizzanti in base alle effettive esigenze delle colture, evitando quindi quella distribuzione “a spaglio” che porta a lavorare anche su impianti che non ne hanno bisogno. Ne derivano costi di gestione minori che si abbinano, là dove il segnale satellitare è più forte, alla possibilità, per l’operatore, di non dover gestire lo sterzo e quindi di potersi concentrare di più sul lavoro. Tradotto in parole povere si risparmia, si fatica di meno e si lavora di più, affermazione quest’ultima suffragata dal fatto che non dovendosela vedere col volante l’operatore può operare con cantieri di lavoro combinati non approcciabili in condizioni normali.
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Fonte: Orsa Maggiore Edizioni
