Si potrebbe obiettare che perdere il 9,9% piuttosto che il 10,1% sia più o meno la stessa cosa e in effetti a livello commerciale ciò è vero. E’ anche vero, però, che i cali a due cifre sono comunque riferiti a diminuzioni accentuate e pesanti e che spaventano in quanto esprimono andamenti difficili a recuperarsi. Un timore che sta proprio attanagliando il settore della meccanizzazione agricola le cui cifre, anziché risollevarsi, continuano a piegare verso il basso. Analizzando i dati relativi alle immatricolazioni ci si rende conto in effetti che il loro andamento non solo continua a peggiorare, ma sta anche accelerando tale trend, avvicinandosi a quella già citata soglia psicologica del dieci per cento che molti operatori vedono quale punto di non ritorno per eventuali prossimi recuperi. Una situazione aggravata anche dal fatto che se fino a giugno a fronte di chi perdeva molto c’era chi limitava i danni e anche chi guadagnava, ora le perdite si sono generalizzate e chi guadagna, tre marchi in tutto, lo fa con volumi comunque ridotti.
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Tratto da Macchine Trattori n. 66 - settembre/2007 - pag. 6
in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni
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Fonte: Orsa Maggiore Edizioni