Lunedì 17 Settembre presso l'azienda Cocca Emilio a Sant'Angelo di Gatteo si è svolta una prova dimostrativa di macchine adatte ad essere utilizzate sulla coltura della lattuga, organizzata dal CRPV in collaborazione con Hortech (ditta costruttrice di macchine per l'orticoltura), Agrimacchine Rubicone (rivenditore di macchine per l'agricoltura) e Consorzio Orto di Pascoli (Consorzio  di produttori di lattuga).
La scelta di organizzare la prova è nata tenendo conto dei cambiamenti strutturali in atto presso le aziende che coltivano lattuga nonchè delle esigenze dei produttori. In primo luogo, infatti, si è assistito ad una riduzione del numero di aziende specializzate e ad un parallelo aumento della dimensione media (attualmente nella zona di San Mauro Pascoli si incontrano aziende che coltivano dai 30 ai 70 ha di lattuga /anno), con problemi sempre maggiori a reperire manodopera qualificata, e in secondo luogo si avverte la necessità di valorizzare il prodotto puntando sulla sua qualità.
Per rispondere a queste esigenze sono state testate in campo tre diverse attrezzature: una interrasassi, una interrasassi con annessa baulatrice e una trapiantatrice semovente. Le prime due macchine sono state valutate per migliorare la preparazione del letto di semina, la terza per ridurre  la richiesta di manodopera in fase di trapianto. Le persone, estremamente qualificate, che hanno partecipato alla prova, hanno potuto verificare come l'interrasassi sia in grado di preparare un buon letto di semina con terreno fine in superficie e zolle più grosse in profondità. Questa operazione garantisce un buon attecchimento delle piantine, un facile sgrondo delle acque in eccesso e una buona aerazione dell'apparato radicale. Seppure soddisfacente il lavoro della interrasassi è risultato nettamente migliorato quando a questa attrezzatura è stata associata la baulatrice che forma prose di terreno perfettamente affinato e livellato, pronto per il trapianto. La prova di trapianto meccanizzato è stata infine realizzata sia su terreno pianeggiante che su terreno baulato. Se nel primo caso è stato possibile verificare la capacità operativa della trapiantatrice che porta ad un notevole risparmio di manodopera, nel secondo si è apprezzata la qualità del lavoro e la perfetta distribuzione delle piantine; presupposto indispensabile per tendere alla omogeneità del prodotto in fase di raccolta e quindi ad una ottima qualità commerciale.
Occorre sottolineare che l'azienda ospitante la prova utilizza già con soddisfazione le attrezzature testate anche se prodotte da altre costruttori; adottando inoltre, sempre per garantire lo sviluppo regolare della lattuga, sistemi di irrigazione a micro-sprinkler che offrono maggiore omogeneità rispetto ai sistemi più tradizionali.
Cogliendo il commento di alcuni presenti, le attrezzature hanno dimostrato la loro funzionalità e ci si deve porre l'obiettivo di percorrere la strada della meccanizzazione con cantieri integrati (preparazione dei letti di semina, trapianto meccanico e in futuro raccolta meccanica) per far fronte alla carenza di manodopera,  ridurre i costi di produzione e migliorare la qualità del prodotto locale per una sua valorizzazione sul mercato.

 

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