Lo slogan pubblicitario con cui McCormick ha deciso di promuovere i suoi prodotti ben si addice per sintetizzare le caratteristiche salienti delle prime unità scese dalle catene di montaggio di Fabbrico. Cambia il luogo di assemblaggio, ma non cambiano l’anima e la qualità del prodotto. A dimostralo in maniera concreta le prime macchine scese dalle linee di montaggio di Fabbrico, due “Cx” che, oltre a confermarsi del tutto identici in termini di cura del dettaglio ai prodotti fino a ieri assemblati a Doncaster, hanno anche interpretato in maniera concreta la vocazione internazionale del Marchio.
A fronte di un know how e di motorizzazioni britanniche/americane, una delle Nazioni che più ha dato alla meccanizzazione agricola in termini di evoluzione tecnica e commerciale, le macchine si propongono in effetti con trasmissioni costruite nello stabilimento francese di Argo francesi, componentistica tedesca e assemblaggi italiani, un mix di forniture e di competenze che permette di dichiarare i trattori senza tema di smentita davvero “globalizzati”.

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Tratto da Macchine Trattori n. 63 - giugno/2007 - pag. 68-69
in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni