L’agricoltura sta tornando alle origini grazie alle nuove possibilità offerte dai satelliti GPS e alla nuove tecnologie. Non solo. Le nuove tecnologie racchiuse nella definizione "agricoltura di precisione" permettono di migliorare i conti economici delle aziende agricole e contemporaneamente di recuperare conoscenze dimenticate e sensibilità ambientali perdute.
Tornando indietro nel tempo, magari solamente all’inizio del secolo scorso, era l’agricoltore che sapeva dove il suo terreno era più fertile e dove invece era necessario una maggiore quantità di letame. Altrettanto bene sapeva dove intervenire di zappa per eliminare le infestanti o dove doveva iniziare ad irrigare perché il terreno era più sabbioso o più torboso. Alla raccolta dell’uva sceglieva i grappoli maturi lasciando quelli più acerbi sul tralcio a maturare, ecc. ecc.
Questa tipo di agricoltura era già una sorta di agricoltura di precisione. Poi l’arrivo delle macchine e l’esodo dalle campagne ha fatto entrare le macchine facendo perdere molte di queste conoscenze o la possibilità di applicarle.
Oggi le tecnologie disponibili e appartenenti alla definizione "agricoltura di precisione" permettono di recuperare e riapplicare queste conoscenze a tutto vantaggio dei redditi delle aziende agricole e dell’ambiente. Oggi le macchine dotate di un’antenna che riceve il segnale dei satelliti permettono di risparmiare fertilizzante, diserbante, ecc. ossia forniscono la possibilità di sviluppare un’agricoltura che sia maggiormente rispettosa dell’ambiente in cui è integrata. Si, quella tecnologia che normalmente viene considerata nell’immaginario comune antitetica al rispetto dell’ambiente diviene invece suo alleato. Un cerchio che si chiude.
In molti hanno potuto vedere al lavoro questa tecnologia e parlare con gli esperti del settore in occasione della 2° Giornata in campo dell’Agricoltura di precisione che si è svolta mercoledì 12 luglio a Lugugnana, in provincia di Venezia.
La giornata in campo è stata organizzata dal settimanale L’Informatore Agrario, dal mensile Mad - Macchine Agricole Domani, da Veneto Agricoltura e da Unacoma (Unione Nazionale dei Costruttori di Macchine Agricole) con il supporto scientifico dell’Università di Padova.
La sede scelta per fare lavorare le macchine è stata l’azienda agricola dimostrativa “Vallevecchia”, un grande esperimento a cielo aperto di convivenza tra ambiente naturale e agricoltura moderna, di proprietà della Regione Veneto. Oltre 20 aziende hanno presentato al lavoro le loro soluzioni tecnologiche per l’agricoltura del domani con l’ausilio di un commento tecnico da parte del prof. Luigi Sartori e del dott. Matteo Bertocco (CIRAP - Università di Padova).
Agronotizie ha realizzato un reportage fotografico dell'evento... con una sorpresa "a tema" nella didascalia delle foto!
La Photo Gallery dell'evento
Per informazioni: Edizioni L’Informatore Agrario - Tel. 045.8057547 - segreteria@macchineagricoledomani.it - www.informatoreagrario.it
Università di Padova – Cirap - 049.8272725 - matteo.bertocco.1@unipd.it - www.tesaf.unipd.it/cirap
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Fonte: Agronotizie