Il 28 maggio 2025 il Consiglio Regionale della Campania ha approvato con il voto dell'aula e in via definitiva la Legge Regionale contenente le "Nuove norme in materia di bonifica integrale e di riordino dei consorzi di bonifica", un testo che ha avuto una lunghissima gestazione e atteso da tempo: la vecchia normativa era del 2003.
"L'approvazione della Legge in materia di bonifica integrale e riordino dei consorzi di bonifica rappresenta una vera e propria rivoluzione nella gestione del territorio e delle risorse idriche. Si tratta di un intervento senza precedenti che punta a trasformare radicalmente il ruolo dei consorzi di bonifica, elevandoli a veri e propri protagonisti ed interlocutori privilegiati sui temi della sicurezza idrogeologica, della tutela ambientale e della produttività agricola" ha dichiarato Nicola Caputo, assessore all'Agricoltura della Regione Campania a margine dell'approvazione del Consiglio Regionale della Campania della Legge in materia di bonifica.
"Questo provvedimento, che abbiamo fortemente voluto - ha spiegato l'assessore Caputo - rappresenta una svolta fondamentale per garantire una gestione più moderna, efficiente e sostenibile delle risorse idriche e del territorio, rispondendo alle crescenti sfide ambientali indotte dal cambiamento climatico in atto, ponendo in campo tutti i possibili strumenti necessari a prevenire e scongiurare i disastri che ormai non hanno più carattere di eccezionalità, ma piuttosto sempre più spesso devastano larghe parti del territorio".
La nuova Legge
Ai consorzi di bonifica, quali enti dotati di conoscenze e specifiche professionalità tecniche, presenti capillarmente sul territorio, viene riconosciuto dalla nuova legge il ruolo di partner ideali ai quali delegare, oltre a quelle storiche relative alla bonifica ed all'irrigazione, le funzioni di competenza regionale in materia di difesa del suolo, comprendendo anche lo svolgimento dei compiti di polizia idraulica su quanto affidato, senza aggravio per i consorziati.
Questo perché le convenzioni di affidamento dovranno prevedere apposite forme di finanziamento sul bilancio della Regione Campania in favore degli enti di bonifica. Il tutto con ricadute positive per gli agricoltori: spesso le inondazioni dei campi sono dovute proprio all'ostruzione di canali attualmente non gestiti dai consorzi di bonifica, problema al quale la Legge trova rimedio. Tanto è vero che attualmente l'80% del reticolo idrografico minore non è stato costruito dai consorzi di bonifica e di conseguenza è per lo più in carico all'ente Regione.
La valorizzazione dei consorzi di bonifica, nell'ambito della difesa del suolo, trova ragione nella loro fondamentale caratteristica istituzionale di enti di partecipazione e di autogoverno che operano su ambiti definiti idraulicamente come bacini idrografici, rientranti fra le istituzioni di sussidiarietà a garanzia costituzionale, in grado di assicurare quella prossimità territoriale che garantisce diretta conoscenza dei relativi bisogni.
I tratti distintivi della nuova Legge Regionale sono il riordino territoriale dei consorzi di bonifica - con l'efficientamento e la riduzione dei costi di sistema -, l'ampliamento delle loro funzioni - con precise disposizioni che disciplinano la partecipazione dei consorzi all'esercizio di funzioni regionali nella difesa del suolo - il risparmio energetico - favorendo la realizzazione di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabile con il fine ultimo dell'autosufficienza energetica - e il risparmio idrico - attraverso la promozione dell'ammodernamento degli impianti irrigui e la razionalizzazione delle pratiche irrigue, in uno a sistemi di consiglio irriguo e di divulgazione telematica delle informazioni.
Una Legge di svolta
"La Riforma approvata - ha detto ancora l'assessore regionale Nicola Caputo - è una svolta decisiva per il futuro della bonifica e della tutela territoriale, e pone le basi per un territorio più sicuro, produttivo e rispettoso dell'ambiente, rappresentando un patto per il futuro delle nostre terre, delle nostre comunità e delle prossime generazioni".
Sull'approvazione della Legge è intervenuto ieri anche il presidente della Giunta della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che parlando durante un incontro organizzato dal Consorzio di Bonifica Volturno nel casertano, ha detto: "I consorzi di bonifica diventano strumenti di governo del territorio con questa nuova Legge, assumono quindi una nuova veste istituzionale e di grande importanza e di responsabilità verso la collettività regionale".
I commenti dell'Anbi
Poco dopo, nel pomeriggio di ieri, 29 maggio 2025, una nota dell'Anbi, l'Associazione tra i Consorzi di Bonifica e Irrigazione italiani: "Per garantire una migliore e più incisiva azione sul territorio, sia in termini di salvaguardia del suolo e dell'ambiente, nonché per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari regionali, la nuova Legge individua i consorzi di bonifica quali partner primari degli enti territoriali, ad iniziare dalle Regione" ha evidenziato Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi).
"I consorzi di bonifica - ha spiegato Vito Busillo, presidente di Anbi Campania e vicepresidente nazionale - sono enti pubblici economici di autogoverno e forte espressione di sussidiarietà; svolgono funzioni sia di gestione delle acque che di difesa dalle acque, garantendo quella gestione integrata acqua-suolo, il cui collegamento, auspicato con forza dall'Europa, fa parte della storia delle aggregazioni consortili del nostro Paese, laddove pubblico e privato si intersecano positivamente. Oggi, ancor più che nel passato, risultano essere fondamentali per la gestione di attività collettive di area vasta e per quella capacità di ascolto del territorio, che la loro sussidiarietà consente".
Peraltro, tenuto conto che la sicurezza territoriale richiede azioni coordinate e sinergiche tra i diversi soggetti pubblici e privati istituzionalmente competenti, i consorzi di bonifica, in molte regioni d'Italia ed anche in Campania, hanno provveduto negli anni a dare vita alla necessaria concertazione sul territorio impegnandosi, nel rispetto delle diverse competenze, ad operare attivando tutti gli strumenti partenariali.
"I consorzi di bonifica campani - ha aggiunto Massimo Gargano, direttore generale di Anbi - sono pronti a svolgere le funzioni ed i maggiori compiti assegnati dalla nuova Legge, che amplia in chiave moderna gli orizzonti della loro partecipazione nel settore della difesa del suolo, oltre a quelli propri della bonifica e dell'irrigazione, riordinando ulteriormente la materia attraverso una riduzione del numero degli enti consortili con conseguente diminuzione dei costi di gestione ed un loro controllo con misure sanzionatorie, nonché un deciso accento sul risparmio idrico e sull'utilizzo di fonti di energie rinnovabili: il tutto con l'obiettivo di assicurare una più ampia ed efficiente presenza degli enti di bonifica sul territorio regionale per la sua maggiore tutela e valorizzazione".
"I consorzi di bonifica della Campania - ha concluso il presidente, Busillo - ringraziano per la fiducia concessa il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, il Consiglio Regionale, gli assessori all'Agricoltura ed all'Ambiente, i presidenti delle commissioni consiliari, tutti i rappresentanti e i dipendenti della Regione coinvolti nella stesura della Legge, impegnandosi a mettere a disposizione del territorio e dei cittadini il grande patrimonio di conoscenze e professionalità tecniche accumulato in molti decenni, e che sarà decisivo per vincere le sfide poste dai cambiamenti climatici".