Quest'anno erano cinque i progetti candidati, con idee che spaziavano dalla formazione per una cultura più inclusiva alla comunicazione sui social, dai punti di ascolto, all'assistenza fisica e psicologica, fino alle reti di sostegno in azienda e sul territorio. Ma ad aggiudicarsi il Premio Danila Bragantini 2024, lo scorso 21 giugno nell'ambito dell'evento Protagonisti dell'Ortofrutta Italiana a Reggio Calabria, sono state Giulia Giuffrè, cso e consigliere d'amministrazione del Gruppo Irritec, e Dhebora Mirabelli, presidente di Confapi Sicilia e di 6libera, con il primo osservatorio digitale contro le molestie e le violenze sul lavoro.

 

"Sono davvero onorata di ricevere questo premio insieme a Dhebora Mirabelli" ha dichiarato Giulia Giuffrè. "Iniziative come quelle di 6libera offrono supporto concreto per denunciare, ricevere aiuto e rafforzare la propria libertà sul posto di lavoro. In Irritec abbiamo lavorato per creare condizioni di lavoro omogenee, regolamentate e sicure, soprattutto per le donne, ma in generale per ogni dipendente. Sono d'altronde convinta che le aziende capaci di proiettarsi al futuro e alla crescita, e che dimostrano maggiore resilienza nel contesto in cui viviamo, sono quelle che mettono al centro della propria azione la tutela dei dipendenti".

 

6libera è un punto digitale di osservazione distanziata e di ascolto che permette alle aziende e ai dipendenti di fare luce su eventuali episodi di molestia, fisica e psicologica sui luoghi di lavoro, per garantire un ambiente etico e sicuro. Il tutto con la garanzia dell'anonimato, grazie all'ausilio della blockchain.

 

In più, se una donna è stata costretta a lasciare il lavoro per molestia o denuncia, 6libera è un aiuto a trovare una nuova collocazione e a riacquistare l'indipendenza presso aziende eticamente responsabili, ambasciatrici di parità di genere. L'osservatorio, che è presente su tutte le piattaforme social, ha attivato anche un servizio "Help Me" di assistenza e consulenza legale gratuita per le vittime.

 

Oltre l'ortofrutta e oltre l'universo femminile

L'oscar dell'innovazione promosso per il sesto anno consecutivo dall'Associazione Nazionale Le Donne Dell'Ortofrutta e diretto a dare voce all'imprenditorialità femminile nel comparto, quest'anno per la prima volta si è aperto oltre l'ortofrutta e oltre l'universo femminile.

 

"L'invito quest'anno era dunque aperto alle imprenditrici e agli imprenditori di ogni settore e riguardava progetti di tipo sociale, comunicativo, formativo o relativo alla sicurezza che possano essere un aiuto concreto alla realizzazione di un mondo più equo, paritario e sicuro per le donne", come spiegato da Carola Gullino, presidente dell'Associazione Nazionale Le Donne Dell'Ortofrutta. "I progetti che hanno partecipato quest'anno hanno dimostrato di essere un aiuto concreto per la tutela delle donne, oltre a dare anche un sostegno emotivo per tutte coloro che hanno bisogno di supporto. Tutti i progetti - ha continuato Carola Gullino - erano meritevoli di vincere. In un mondo che sembra aver perso di vista quelli che sono i principi fondamentali, come la dignità della vita umana, credo che sia giusto e indispensabile parlare di questi temi e trovare delle soluzioni concrete, perché il rispetto della vita altrui, uomo o donna che sia, resta sempre la cosa più importante".

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Ma quali erano gli altri quattro progetti in corsa per la vittoria?

 

"La Casa delle Donne" ideato da Simona Riccio e Maurizio Fiengo. Un progetto che cerca di sensibilizzare sul tema delle discriminazioni che le donne ancora oggi subiscono da parte di entrambi i sessi nel mondo del lavoro, dove anche il processo di valutazione del curriculum può trasformarsi in momenti di catcalling, sia da parte degli uomini, con commenti sessisti, sia da parte delle donne stesse, con giudizi basati su invidia e gelosia.

 

"Donne per Donne, una rete di solidarietà in azione", di Nuccia Alboni e Cecilia Russo, parte invece dal presupposto che spesso, in agricoltura, il ruolo fondamentale delle donne viene trascurato. Con questo progetto si vogliono supportare le lavoratrici della cooperativa Ortonatura, offrendo agevolazioni economiche tramite un accordo con la cooperativa sociale "Cammino". La collaborazione include attività di sensibilizzazione sulla conciliazione tra vita familiare e carriera e la creazione di una rete di sostegno locale.

 

"Al di là del proprio orticello. Un percorso di consapevolezza", ideato da Emanuela Tranquilli e Laura Damiani, è un corso, aperto a donne e uomini, per promuovere l'inclusione, con il fine di migliorare le relazioni lavorative basate sulla fiducia. Attraverso incontri in piccoli gruppi, questo progetto vuole promuovere il dialogo interiore e il riconoscimento delle proprie capacità, nella convinzione che, dopo l'indipendenza economica, sia fondamentale l'indipendenza personale per una maggiore serenità lavorativa e per coltivare relazioni soddisfacenti.

 

"Stay aware - Social network e parità di genere". Chiara Brandi e Chiara Parollo sono protagoniste insieme al regista Gerardo Lamattina della fase due del progetto "Stay Aware - Social Network e Parità di Genere", finanziato dalla Regione Emilia Romagna e guidato dal Centro antiviolenza Linea Rosa. L'iniziativa coinvolge gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Ravenna, Cervia (Ra) e Russi (Ra) in laboratori creativi, in cui vengono realizzati dei contenuti video per trasmettere messaggi positivi sulla parità di genere e promuovano il rispetto reciproco. L'obiettivo è quello di promuovere una cultura capace di valorizzare le differenze tra il maschile e il femminile, di combattere gli stereotipi, di superare il gender gap, parlando ai giovani utilizzando i linguaggi del cinema e dei social.