I prezzi dell'olio extravergine di oliva campagna 2023-2024 si rivelano complessivamente stabilizzati in Italia, rimanendo su valori poco più bassi dei massimi raggiunti nel mese di gennaio 2024: in generale il mercato registra ancora scarsità, anche per le diminuite importazioni dalla Spagna e dal resto della Unione Europea.

 

I valori sono stabili nella Borsa Merci di Milano, che tutto sommato non ha perso molto rispetto ai massimi valori raggiunti nello scorso inverno e che ha conosciuto una discesa in primavera influenzata dai prezzi del prodotto importato, soprattutto dalla Spagna, dove già i dati produttivi disegnavano un'annata migliore delle attese dello scorso ottobre. Bari, invece, che in una prima fase non aveva risentito dei ribassi dell'olio di importazione, dopo una lunga fase di stabilità ha ceduto terreno nella prima seduta di giugno, per poi riguadagnare stabilità in quella di ieri.

 

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Dal canto suo Ismea registra un prezzo medio nazionale per l'Evo in lieve calo nella prima settimana di giugno, anche se, a ben vedere, nelle ultime settimane di maggio erano partiti dei rincari sulle piazze salentine: la scarsità inizia a farsi sentire, ma al contempo si avvicina l'epoca di una nuova stagione produttiva ed evidentemente i due fattori tendono a neutralizzarsi, almeno in campo nazionale.

 

Lo scenario resta caratterizzato da un'annata 2023-2024 non brillante in Italia sul piano quantitativo, che mantiene elevate le pretese dei produttori olivicolo oleari, confortati da giacenze in Italia al 31 maggio 2024 in netto calo al di sotto del 32,8% rispetto all'analogo mese del 2023. Mentre le previsioni meteo a lungo termine per la prossima estate, caratterizzata fin d'ora da una pesante siccità e temperature molto elevate al Sud, non fanno ben sperare per una ripresa produttiva in Italia e nei Paesi del Mediterraneo.

 

Borsa merci Bari, valori in lieve calo

Alla Borsa Merci di Bari ieri, 11 giugno 2024, l'olio extravergine di oliva con acidità massima dello 0,4% titolata in acido oleico è stato fissato a 9,40 euro al chilogrammo sui minimi ed a 9,60 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 4 giugno scorso, quando si era verificato un ribasso di 0,20 euro al chilogrammo rispetto ai valori della forchetta 9,60-9,80 rimasti costanti dal 9 aprile fino a quella data, e ultimi prezzi rilevati da AgroNotizie® anche nella seduta del 14 maggio scorso.

 

In sostanza, l'olio Evo di alta qualità sulla piazza di Bari si mantiene ora su valori inferiori di 0,30 euro al chilo rispetto a quelli dell'ultimo rialzo, ben 0,70 euro in più, avvenuto il 9 gennaio 2024, che aveva portato i prezzi sulla forchetta 9,70-9,90 euro al chilogrammo.

 

Sempre l'11 giugno 2024 la Commissione Olio ha quotato l'extravergine biologico al prezzo unico di 9,80 euro al chilogrammo, stabile sulla precedente seduta del 4 giugno, quando invece si era verificato un ribasso di 0,40 euro al chilogrammo rispetto al valore di 10,20 euro rimasto stabile dal 9 aprile in avanti e rilevato da AgroNotizie® anche nella seduta del 14 maggio scorso.

 

Anche l'olio bio - pure in calo - si mantiene ad un livello inferiore di 0,70 euro a quello dell'ultimo rialzo, di 1 euro al chilo, verificatosi il 9 gennaio 2024 e che aveva portato il prodotto al prezzo unico di 10,50 euro al chilogrammo.


Gli oli Dop Terra di Bari e Igp Puglia l'11 giugno 2024 sono fissati entrambi al prezzo unico di 9,70 euro al chilogrammo, stabili sulla precedente seduta del 4 giugno quando si era verificato per entrambi la flessione di 0,30 euro al chilo sul valore di 10,00 euro fissato il 9 gennaio 2024, data dell'ultimo rialzo di 2,60 euro e che era rimasto poi stabile fino alla seduta del 28 maggio scorso e rilevata da AgroNotizie® il 14 maggio 2024.

 

Borsa merci Milano, prezzi fermi da un mese

Alla Borsa Merci di Milano ieri, 11 giugno 2024, l'olio extravergine di oliva italiano è stato fissato a 9,25 euro al chilogrammo sui minimi ed a 9,50 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 4 giugno scorso e sull'ultima rilevazione di AgroNotizie® del 14 maggio, quando si era verificata l'ultima variazione: un rialzo di 0,05 euro al chilo sulla ancor precedente seduta del 7 maggio 2024.

 

Alla Borsa Merci di Milano l'11 giugno quotato anche l'olio extravergine di importazione comunitario che raggiunte prezzi da 8,30-8,75 euro al chilogrammo, stabili sulla precedente seduta del 4 giugno scorso e sull'ultima rilevazione di AgroNotizie® del 14 maggio, quando si era verificata l'ultima variazione: un aumento di 0,20 euro al chilo sulla ancor precedente seduta del 7 maggio 2024.

 

Nel complesso, in Italia i prezzi all'ingrosso in borsa merci sembrano assistere ad un complessivo assestamento, con Bari che con gli ultimi ribassi di giugno ha ceduto le posizioni che Milano aveva già perso in aprile, per poi puntare alla stabilità dopo un rimbalzo tecnico ai primi di maggio.

 

Prezzi all'origine in minima flessione

I prezzi all'origine nell'ultima settimana per l'olio extravergine di oliva - secondo una stima di Ismea - sono diminuiti dello 0,2% sulla settimana precedente, portandosi ad un prezzo medio nazionale di 9,44 euro al chilogrammo nella prima settimana di giugno 2024.


Come si evince dal grafico sottostante, si tratta del primo movimento al ribasso dopo una fase di relativa stabilità intorno ai valori di 9,45-9,46, seguita al rialzo della seconda settimana di maggio, che aveva portato il prezzo medio nazionale da 9,39 a 9,45 euro al chilogrammo.

 

Rispetto all'ultimo valore rilevato da AgroNotizie® nella seconda settimana di maggio a 9,45 euro al chilogrammo, attualmente si registra una perdita di valore di 0,01 euro al chilo. Inoltre si rileva che l'attuale livello dei prezzi è superiore del 39% rispetto a quello di un anno fa.

 

Prezzi medi nazionali olio Evo fino alla prima settimana di giugno 2024

Prezzi medi nazionali olio Evo fino alla prima settimana di giugno 2024
(Fonte: Ismea)


Ismea non ha ancora completato l'inserimento dei dati per i prezzi per piazza della prima settimana di giugno e il prezzo medio nazionale che ne deriva è più elevato, ma non ancora rappresentativo di tutte le piazze. Al contrario, sin dalla quinta settimana di maggio rispetto alla quarta, si notano alcuni incrementi significativi di prezzo nelle tre province salentine di Taranto, Brindisi e Lecce, dove il prezzo medio dell'olio evo passa da 8,80 ero al chilogrammo a 9,00 euro, crescendo di 0,20 euro al chilo. Di minore rilievo la crescita di prezzo medio registratasi nel medesimo lasso di tempo a Messina, dove l'olio Evo è passato da 9,25 euro al chilogrammo a 9,30 euro.

 

Italia, previsioni +20% sul 2022

Le stime produttive per l'Italia, elaborate da Ismea in collaborazione con Italia Olivicola e Unaprol e pubblicate il 13 ottobre 2023, indicavano una ripresa del 20% per la campagna 2023-2024, nonostante un'annata difficile, condizionata dalla siccità invernale a cui sono seguite le piogge primaverili che hanno provocato in molte aree cascola dei fiori e difficoltà di allegagione.

 

Secondo i dati rilevati, la produzione potrebbe non raggiungere i livelli medi delle quattro campagne precedenti. I dati, infatti, si attestano complessivamente sulle 290mila tonnellate, con una crescita del 20% rispetto alla campagna 2022-2023.

 

Le valutazioni di Ismea trovano una conferma nelle stime quasi sovrapponibili di Assitol, diramate il 10 novembre 2023: 289mila tonnellate, sempre in recupero di circa il 20% rispetto alle 240mila della campagna precedente, ma ben al di sotto delle 350mila tonnellate delle migliori e più recenti campagne. Al momento Ismea non ha ancora pubblicato i dati di fine campagna, solitamente disponibili sin dal mese di aprile.

 

Ma l'Istat per il 2023 conteggia una produzione di quasi 359.540 tonnellate, un dato che potrebbe comprendere però quantitativi non calcolati nel 2022 e comunque appartenenti alla campagna produttiva precedente.

 

Giacenze in Italia di Evo al 31 maggio 2024 -17,68%

In Italia le giacenze di Evo a fine maggio 2024 si portano a 147.940 tonnellate, diminuendo sul dato di fine marzo, l'ultimo rilevato da AgroNotizie®, di 31.558 tonnellate (-17,68%), ma - secondo Frantoio Italia, report numero 6 del 2024 - il dato di maggio 2024 è inferiore del 32,8% a quello di maggio 2023, pari a 220.311 tonnellate: in un anno in pratica scompaiono 72.371 tonnellate di prodotto evo in giacenza: una diminuzione legata al crollo delle importazioni e delle relative giacenze.

 

L'olio Evo di produzione italiana rimasto alla fine del mese di maggio 2024 è pari a 97.121 tonnellate, in aumento del 6,6% sulle 91.143 tonnellate del 31 maggio 2023. Ma Frantoio Italia avverte: "Nell'ambito dell'Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 97.121 tonnellate risulta superiore del 6,6% rispetto al 31 maggio 2023, ma non sufficiente a compensare la forte riduzione delle giacenze degli oli Evo di origine Ue (-51,8%). Un restringimento dell'offerta su base annua che continua a sostenere le quotazioni dell'olio Evo nazionale, nonostante i leggeri cali pure osservati negli ultimi mesi.

 

Spagna a maggio 2024 produzione a +28,4% sul 2022-2023

Dalla Spagna giungono novità: la produzione dei frantoi reale cumulata di olio da pressione fornita dal Ministero dell'Agricoltura iberico per la campagna 2023-2024 è ora una stima per il periodo che va dal primo ottobre 2023 a fine maggio 2024. Madrid afferma ora di aver prodotto circa 853mila tonnellate, un dato che segna un ulteriore incremento di 8mila tonnellate rispetto alle circa 845mila tonnellate stimate a marzo scorso (+0,95%).

 

Poca cosa forse rispetto all'incremento di 70.347 tonnellate registrato a marzo rispetto alla stima di febbraio. Intanto il dato produttivo consolidato a maggio 2024 super di ben 86mila e 700 tonnellate la stima del Governo spagnolo di fine ottobre 2023, che era stata fissata a 766mila e 300 tonnellate a fine campagna. Sulla base dell'esperienza degli anni scorsi è ragionevole pensare che la previsione di fine ottobre sarà oltremodo superata con le correzioni sugli errori di calcolo.

 

Intanto, nella campagna in corso, iniziata il 1° ottobre scorso, la produzione olivicolo olearia del Paese iberico a maggio 2024 è ora superiore di 189mila tonnellate (+28,46%) rispetto al basso raccolto della precedente stagione 2022-2023 che ammontava a poco più di 664mila tonnellate.

 

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