Alla vigilia della raccolta delle olive, arrivano le prime stime dal segno negativo per l'olio toscano.

Secondo la Cia Toscana ci sarà un calo medio del 20% rispetto all'anno scorso per la nuova campagna olearia 2019-2020 che si apre in questi giorni.

Rispetto allo scorso anno infatti si prevede una raccolta di oltre 16.278 tonnellate contro le 20.347 di un anno fa, che mette la Toscana in controtendenza a livello nazionale, visto che nel resto del paese ci si aspetta un aumento di produzione di quasi il 90% rispetto al 2018.

Secondo i dati di Cia agricoltori italiani, Italia olivicola e Aifo a livello nazionale ci si aspetta infatti una raccolta di 330 tonnellate rispetto alle 175mila dello scorso anno.

A livello nazionale il maggior incremento previsto è quello della Puglia, con un aumento atteso del 175%, che da sola produrrà quasi il 60% dell'olio extravergine d'oliva nazionale.

La perdita prevista in Toscana è del 20% in media, ma come riferisce Filippo Legnaioli, vicepresidente Cia Toscana, ci potranno essere perdite anche più consistenti nella zona centrale della regione con cali di produzione anche del 30-50% tra le province di Firenze, Siena e Arezzo.

Per quanto riguarda la qualità, invece, le previsioni sono ottimistiche, ovviamente tenendo sotto controllo l'attacco della mosca che con le altre temperature degli ultimi periodi rimane attiva.

Per cui il consiglio che l'associazione dà alle aziende è quello di fare una raccolta anticipata, facendo sempre attenzione alla maturazione delle olive, e nel tempo più breve possibile per non far calare la qualità dell'olio.