Consumate gente, consumate
La Gdo in Italia non sta vivendo momenti felici, ma nel mondo qualcosa si muove
Questo articolo è stato pubblicato oltre 2 anni fa
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Se da una parte si punta ai prezzi più bassi dall'altra si punta alla qualità, anzi addirittura alla sostenibilità
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Ecco: la Gdo in Italia non vive uno dei suoi momenti più felici. Da inizio anno si è perso lo 0,95% delle vendite e la situazione pare non promettere niente di buono: nel mese di settembre per ora siamo a meno 1,80% (dati Nielsen- fonte Gdo week).
Anche la conflittualità fra le varie insegne è in aumento, con la calata in Italia dei tedeschi: prima la catena di discount Aldi che assieme alla "sorellina" teutonica Lidl sta diventando protagonista della distribuzione al dettaglio mondiale.
Aldi ha un piano di aperture in Italia piuttosto ambizioso, sfruttando la tendenza estremamente positiva che il formato discount sta avendo nel nostro paese.
Se da una parte si punta ai prezzi più bassi dall'altra si punta alla qualità, anzi addirittura alla sostenibilità. E' il caso della campagna (mondiale) che ha intrapreso Carrefour (gigante numero due al mondo) che anche in Italia ha lanciato la campagna 'Act for food' con uno slogan che la dice lunga: "Un mondo che mangia meglio è un mondo migliore" (guardate lo spot).
La vera innovazione sta arrivando però (tanto per cambiare) dagli Usa. La catena americana WalMart è arrivata a 128 miliardi di dollari di fatturato (più o meno il Pil dell'Ungheria, per capirci) e cresce alla grandissima. Loro hanno puntato non solo sull'ecommerce ma sulle pick up towers, in pratica posti dove si passa a prendere la spesa al volo dopo averla ordinata via web.
Il mondo va così: consumate gente, consumate.
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Fonte: Agronotizie
Autore: Duccio Caccioni
Tag: agroalimentare sostenibilità grande distribuzione organizzata e-commerce consumi
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