L'obbiettivo è quello di facilitare l'accesso al credito alle imprese agricole che realizzeranno investimenti sostenuti dai fondi europei, nell'ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.
"Sono già state approvate le prime graduatorie dei progetti ammessi a contributo nell'ambito della nuova programmazione del Psr" spiega Anna Casini, assessore all'Agricoltura. "Gli imprenditori agricoli stanno pianificando gli investimenti e hanno necessità di reperire i finanziamenti per passare alla fase esecutiva".
Un momento delicato che, nella precedente programmazione 2007-2013, ha evidenziato criticità legate alla crisi economica e alla scarsa interazione con il mondo bancario, specie per l'ottenimento delle fideiussioni.
I maggiori problemi allora si erano avuti in sede di richiesta di anticipo del contributo, per il finanziamento dei progetti di filiera e per l'inserimento dei giovani agricoltori.
"Regione e Abi intendono ora superare queste difficoltà, forti dell'esperienza passata e del rinnovato interesse delle banche per il settore agricolo, anche a seguito della crisi dei settori tradizionali" ha continuato l'assessore.
"Già oggi - ha precisato Anna Casini - in base ai progetti approvati, sono in corso investimenti aziendali da parte di 253 imprese agricole, per un contributo di 23,4 milioni di euro e di dieci attività agrituristiche per 1,3 milioni di contributo, mentre 73 giovani imprenditori hanno avuto fidanzamenti per 11,47 milioni di sostegno pubblico".
Per il presidente di Abi Marche, Luciano Goffi, si tratta di "un ulteriore esempio di intensa collaborazione tra Commissione regionale Abi e Regione Marche che ha permesso, in questi anni difficili, di raggiungere risultati rilevanti e nuove opportunità di sviluppo per l'economia regionale".
Con la sottoscrizione dell'accordo, ha spiegato il presidente Goffi, Abi Marche intende collaborare con la Regione al fine del raggiungimento degli obiettivi che si è prefissata con il Psr.
L'obiettivo è di mettere a disposizione delle imprese le risorse finanziarie necessarie per avviare la realizzazione dell'investimento agevolato, attraverso un finanziamento bancario, di importo massimo pari alle relative spese, a fronte dell'impegno dell'impresa di utilizzare il contributo pubblico a parziale risarcimento del finanziamento bancario.
A fronte di questo impegno, l'azienda agricola sarà tenuta ad accendere un conto vincolato, dando disposizione irrevocabile di pagamento del contributo su questo conto. L'adesione alla procedura, da parte dell'imprenditore, è volontaria e non influisce sulla concessione del contributo del Psr.
L'accordo definisce le linee guida e le regole applicative sulla base delle quali le banche potranno erogare i finanziamenti ai beneficiari, già in possesso di un provvedimento di concessione di un contributo, fino al cento per cento delle spese relative all'investimento.
L'accordo, già sottoscritto in altre regioni, consente inoltre alle banche di utilizzare un modo di operare omogeneo sul territorio nazionale, assicurando una maggiore efficienza per le stesse ed evitando possibile confusione per le imprese.
Per strutturare meglio le misure di sostegno alle reali esigenze delle imprese agricole marchigiane, la Regione ha realizzato uno studio di fattibilità che ha fornito un quadro sintetico della situazione attuale del credito in agricoltura nelle Marche.
E' emerso che il fenomeno della stretta creditizia, cioè la tendenza delle banche a non fornire prestiti, appare meno incidente rispetto ad altre aree del territorio nazionale dove è largamente diffusa.
Lo studio ha inoltre evidenziato che c'è una buona propensione delle aziende agricole marchigiane a ricorrere a prestiti garantiti, a dimostrazione che nelle Marche sussistono le condizioni affinché eventuali iniziative di sostegno al comparto agricolo, in termini di aiuti finanziari, possano riscuotere un notevole successo.
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Fonte: Regione Marche