Al centro della scena la valorizzazione della nuova Doc della Campania, il Casavecchia di Pontelatone, un rosso monovarietale elegante e profumato, che in anni recenti si è affermato nelle principali fiere enologiche nazionali e internazionali, anche se ancora sotto le spoglie della Igt Terre del Volturno, capace di sfoderare alla distanza, grazie alla maturazione in botti e all'elevazione in bottiglia, note originali di frutti rossi freschi.
L'iniziativa è firmata dalla Condotta Slow food Volturno e dall'amministrazione comunale di Pontelatone, che intendono portare all'attenzione di un pubblico sempre più vasto un vitigno, il Casavecchia e il vino monovarietale che se ne ottiene, rappresentativi di un territorio forte di un patrimonio di biodiversità ben testimoniato dalle Comunità del cibo e dai produttori dei Presìdi locali.
Il progetto è teso anche a favorire una comune tutela del paesaggio, dai monti Trebulani alle colline Caiatine, e del patrimonio artistico, una più proficua valorizzazione e riconoscibilità dei vini e dei territori di produzione, per un maggiore sviluppo turistico sostenibile.
Il Casavecchia wine festival punta alla conoscenza del territorio d'elezione di questo vitigno, alle sue produzioni agroalimentari d'eccellenza e alle sue caratteristiche paesaggistiche e artistiche, attraverso convegni e laboratori del gusto sulle tematiche legate alla difesa del cibo buono, pulito e giusto.
Nell'articolato programma spiccano, per sabato 23 luglio alle ore 18:00 a Palazzo Galpiati, il convegno dal tema "Strade del vino in Campania: quale futuro?"; alle ore 20:00 un Laboratorio del gusto condotto da Armando Palumbo, docente Master of food formaggi, in collaborazione con il caseificio La Baronia. A seguire apertura delle degustazioni accompagnate da tanta musica.
Per domenica 24, invece, alle ore 9:00 inizio del Mercato della terra; mentre alle 10:30, a Palazzo Galpiati, una tavola rotonda su "Viticoltura, paesaggio, biodiversità: la consociazione possibile" e alle ore 12:00 un Laboratorio del gusto condotto da Erasmo Timoteo, responsabile delle Comunità del cibo, sui grani antichi e tecniche di panificazione. In serata di nuovo spazio alle degustazioni e alla musica.