È stata un'annata non tra le migliori per il settore sementiero, a causa soprattutto dell'andamento climatico, ma Cooperativa agricola cesenate chiude il bilancio 2013 con numeri superiori alle previsioni: valore della produzione oltre i 30 milioni di euro e una liquidazione agli agricoltori soci di 17 milioni, con una percentuale di remunerazione del 56%. A questa cifra va sommato un ulteriore milione per materiale vivaistico prodotto dai soci e acquistato dalla cooperativa.

Il fatturato raggiunge i 43 milioni se si considera l'intero gruppo, in cui rientrano anche il consorzio Sativa (che tratta prodotti per ditte sementiere nazionali ed estere), L'Ortolano srl (rivendite agrarie e professionali), Organica srl (prodotti finiti per la grande distribuzione), Planta e Ljubo seme (rivolte al mercato sloveno).

Il bilancio è stato presentato domenica scorsa all'assemblea dei soci dal presidente Giovanni Piersanti a Cesena. Tra gli ospiti anche il presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Sono più di 2.200 gli agricoltori associati a Cac in tutta Italia. Nel 2013 hanno coltivato 4.436 ettari di sementi e la previsione per il 2014 è di portare questa superficie a più di 4.900 ettari.

Se si considera l'intero gruppo e le società collegate, Cac l'anno scorso ha impiegato più di 280 persone tra fissi e stagionali, con un monte stipendi complessivo di 8,5 milioni di euro. L'utile, al netto della liquidazione ai soci e delle spese, è di circa 480mila euro. Il patrimonio netto cresce fino a 19,2 milioni di euro.

"La nostra politica negli ultimi tre anni - spiega  Piersanti - ha avuto un solo obiettivo: posizionarsi nel mercato della moltiplicazione sementiera come azienda efficiente e di qualità, seguendo tre linee guida: incrementare i prezzicontenere i costi, e investire in ammodernamenti tecnologici e logistici. Anche nel 2013 abbiamo investito più di 5,7 milioni di euro, senza mai perdere di vista la prudenzialità economica di bilancio, ma soprattutto evitando che gli investimenti impattassero negativamente nella linearità delle liquidazioni", spiega. Anche la gestione finanziaria, per il secondo anno consecutivo, è positiva. "Un altro dato importante che emerge dal bilancio - aggiunge il presidente - è la capacità della cooperativa di generare liquidità, che tra ammortamenti, accantonamenti, fondo rischi e fondo riserva ammonta a 2,8 milioni di euro".