Nei mercati internazionali del grano duro fino si registra un certo nervosismo, che si è concretizzato  in un notevole rialzo dei prezzi Fob del Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto, rilevati dalla Commissione Ue il 4 settembre scorso sia per i contratti in euro che per quelli in dollari Usa. Non arriva però la conferma dalle rilevazioni della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan il successivo 9 settembre 2024, che ha invece registrato un lieve calo dello stesso prezzo Fob rilevato presso i porti della regione dei grandi laghi; una diminuzione marginale peraltro dovuta unicamente alla diminuzione dei prezzi di trasporto interni canadesi tra Rosetown e i porti.

 

Stessa situazione si osserva negli Usa, dove se il 6 settembre resta fermo il prezzo Fob del Northern Durum a 290 dollari alla tonnellata, si assiste il 10 settembre ad una netta ripresa dell'indice dei Future sul frumento duro a Chicago, che nelle ultime due settimane è riuscito a tornare sui livelli dello scorso mese di luglio.

 

Il perché di queste apparenti contraddizioni è tutto nel clima di attesa di nuove informazioni che gli operatori stanno attendendo sui raccolti nordamericani: sia su quello canadese che su quello statunitense e in particolare sul primo. Per primo gli analisti canadesi del Saskatchewan non credono che la produzione di grano duro 2024 sarà di almeno 6 milioni, come previsto da Statistics Canada e soprattutto temono per la qualità, che avrebbe perso smalto con la siccità ed il caldo torrido intervenuti in agosto, rendendo le cariossidi troppo leggere.

 

Dubbi ai quali si affianca anche un certo ottimismo sulla concorrenza russa e turca, che "può solo fare bene". Eppure lo scorso anno era stato proprio l'ingresso dei frumenti duri di Russia e Turchia a far crollare i prezzi sia in Europa che in America. Un ottimismo che appare quindi sospetto, che sembra quasi nascondere altre informazioni che restano ignote ai più.  Fatto sta che i mercati internazionali ballano, ma non prendono una precisa direzione.

 

Intanto, in Italia i prezzi del grano duro fino nazionale restano fermi in tutte le borse merci. Stabili anche i grani duri esteri a Milano e il canadese a Bari e ad Altamura. Prezzi all'origine rilevati da Ismea: 13 piazze stabili su 14 rilevate, mentre si registra un secondo importante aumento a Grosseto. Unica voce negativa: il prezzo per il Mercato delle Marche rilevato del Gruppo di Lavoro della Borsa Merci di Bologna.

 

Noli in decisa ripresa

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 11 settembre 2024 - è salito di circa l'1,1% a 1.963 punti, dopo essere sceso dello 0,9% nella sessione precedente, sostenuto dai segmenti di navi più grandi. Con questo valore il Baltic Dry guadagna altri 61 punti sulla quotazione del 4 agosto, che si era attestata a 1.902 punti (+3,21%), crescendo a sua volta di 147 punti sul 28 agosto scorso (+8,37%), quando, in una fase di recupero, si era attestato a 1.755 punti. L'ulteriore recupero di ieri si apprezza anche sulla data del 3 luglio, quando l'indice era attestato a 2.064 punti: su tale data la settimana scorsa il Baltic perdeva ancora 162 punti (-7,85%), ieri soli 101 punti (-4,89%).

 

Nonostante il perdurare di questa correzione di rotta del trend, la volatilità del Baltic nel medio termine resta tale, anche perché dai 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - l'indice registra ieri ancora un arretramento di ben 456 punti (-18,85%). L'indice - all'11 settembre 2024 - su base annuale guadagna ora il 58,95%, contro il 78,93% del 4 settembre scorso.

 

In aumento durante la settimana trascorsa anche l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è salito del 3% a 1.356 punti, crescendo di 356 punti sul 4 settembre scorso (+27,38%). E con la quotazione di ieri calano vistosamente le perdite sul 31 luglio 2024, quando il Panamax era ancora attestato a 1.739 punti, che passano dai 439 punti del 4 settembre scorso (-25,24%) ai 374 punti dell'11 settembre 2024 (-21,50%).

 

Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 131 punti o del 6,26% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 11 settembre 2024. E la stessa fonte afferma che il mercato è atteso calare leggermente a breve per poi riprendere quota a medio termine "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1901,43 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 2.189,86 tra 12 mesi".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index +1,75%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 10 settembre 2024 segnala un aumento di 10,92 punti sulla settimana precedente (+1,75%) fino a 636,25 punti (oltre 6,36 dollari Usa per bushel); tale valore torna ben al di sopra della rilevazione di AgroNotizie® del 30 luglio 2024 - quotata a 625,90 punti. Rispetto al punto minimo del mese scorso, i 607,57 punti del 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati il 30 novembre del 2020 - l'indice presenta ora un recupero di 28,68 punti (+4,72%).

 

La scorsa settimana - il 3 settembre 2024 - si era segnalato un aumento di 1,14 punti sulla settimana precedente (+0,18%) fino a 625,33 punti, pertanto si è di fronte a tre aumenti consecutivi su base settimanale: da continuare ad attenzionare. Anche se appaiono decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023. In poco più di un anno, pertanto, la perdita dell'indice si calcola oggi in 451,38 punti (-41,50%).

 

Inoltre, la quotazione del 10 settembre al cambio di ieri, 11 settembre 2024, è pari a 212,09 euro alla tonnellata, in aumento di 4,85 euro sulla quotazione del 3 settembre valorizzata al cambio del 4 settembre 2024 in 207,24 euro alla tonnellata. Tale aumento del valore in euro è spiegato solo in parte dalla crescita dell'indice, peraltro non marginale, ma anche da un ulteriore apprezzamento del valore della divisa Usa sull'eurovaluta, passata da un tasso di cambio di 0,90 euro per un dollaro Usa della settimana scorsa a 0,91 euro per un dollaro.

 

Prezzi Fob contrastati in Canada

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 9 settembre 2024, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi è di 392,29 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve calo di 0,88 dollari canadesi sul 3 settembre scorso, quando questo valore si era invece attestato a 393,17 dollari, in lieve rialzo di 2,38 sul 26 agosto 2024.

 

Vale la pena ricordare che in quest'ultima data questo prezzo Fob si era attestato a 390,79 dollari canadesi alla tonnellata e AgroNotizie® aveva così registrato il crollo di 59,23 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 29 luglio 2024 - ultima rilevata prima delle ferie - che era ancora attestata a 450,02 dollari.


Pertanto, al 9 settembre, le perdite del prezzo Fob del Cwad di prima qualità sul 29 luglio 2024 ammontano ora complessivamente a 57,73 dollari canadesi alla tonnellata. E dal 10 giugno 2024, quando il prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi aveva raggiunto 530,18 dollari alla tonnellata, al 9 settembre si registrano perdite ancor più pesanti e pari a 137,89 dollari canadesi (-26%).

 

La quotazione del 9 settembre 2024, valorizzata al cambio del 10 settembre 2024 è pari a 262,03 euro alla tonnellata, in lieve diminuzione di 0,42 euro alla tonnellata su quella del 3 settembre scorso valorizzata al cambio del 4 settembre 2024 e pari a 262,45 euro alla tonnellata.

 

Data la relativa stabilità del cambio intorno ad un tasso di 0,67 euro per un dollaro canadese, il calo in eurovaluta riflette quasi totalmente la lieve flessione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità.

 

Rispetto alla quotazione del 29 luglio valorizzata al cambio del 31 luglio 2024 e pari a 300,56 euro resta una perdita ancora di 38,53 euro, sempre in una situazione di tassi di cambio praticamente invariati intorno a 0,67 euro per un dollaro canadese.

 

Resta il fatto che solo dal 10 giugno, quando il prezzo Fob, valorizzato in eurovaluta al 12 giugno si attestava sui 357,53 euro alla tonnellata, il valore in euro del prezzo Fob del Cwad dalla regione dei grandi laghi americani è calato di ben 95,50 euro (-26,71%).

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 4 settembre scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto è stato di 310 dollari Usa e di 281 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 28 agosto rialzi di 15 dollari alla tonnellata per i contratti in dollari Usa e di 16 euro alla tonnellata per quelli denominati in eurovaluta.

 

In particolare, i contratti denominati in dollari - rimasti stabili sui 295 dollari del 31 luglio fino al 28 agosto 2024 - tornano ora sugli stessi valori del 17 luglio 2024. Similmente, i contratti in euro valuta - il cui declino graduale era iniziato dalla rilevazione del 12 giugno scorso, quando erano attestati a 330 euro alla tonnellata - tornano ora vicini alla quotazione del 17 luglio, paria a 284 euro alla tonnellata.

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 4 settembre 2024, il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 115 dollari e 112 euro alla tonnellata.

 

Prezzo Fob Usa stabile a 290 dollari

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 6 settembre 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna ottobre 2024 è di 290 dollari Usa alla tonnellata, stabile fin dal 16 agosto, quando era intervenuto un calo di 35 dollari alla tonnellata sulla precedente quotazione di 325 euro, confermata sin dal 21 giugno, quando si era verificato un altro calo di ben 61 dollari sul 15 giugno 2024, con il Northern Durum ancora attestato a 386 dollari Usa alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob del Northern Durum si era attestato a 395 dollari Usa alla tonnellata tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2024, con partenza dai porti dei grandi laghi e consegna ad aprile 2024. Da allora ad oggi il prezzo è caduto di ben 105 dollari alla tonnellata.

 

La quotazione del 6 settembre del Northern Durum, valorizzata al cambio del 10 settembre 2024, è pari a 262,91 euro alla tonnellata, in aumento di 1,20 euro alla tonnellata sulla quotazione del 30 agosto valorizzata al cambio del 4 settembre 2024 e paria a 261,71 euro alla tonnellata. A parità di quotazione del prezzo Fob del Northern Durum in dollari Usa, questo aumento in eurovaluta riflette solo il lieve apprezzamento del valore della divisa Usa sull'eurovaluta, portatasi da un intorno di circa 0,90 euro per un dollaro della scorsa settimana ad un valore di circa 0,91 euro il 10 settembre 2024.

 

Canada, prezzi all'ingrosso stabili

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 9 settembre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 293,95 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sullo stesso valore del 3 settembre scorso, quando invece si era verificato un lievissimo movimento al rialzo - appena 0,37 dollari canadesi in più - rispetto alla quotazione del 26 agosto scorso, attestata a 293,58 dollari canadesi alla tonnellata, in ribasso di 18,74 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 29 luglio scorso quando, sulla stessa piazza, il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 era stato di 312,32 dollari canadesi.

 

Tra il 6 maggio 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata, ed i 293,95 ancora registrati il 9 settembre scorso, questo valore segna una perdita pari a 119,42 dollari canadesi (-28,88%).

Il valore del 9 settembre 2024 del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto 2023, ha perso 238,84 dollari canadesi.

 

Il 9 settembre scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 98,34 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 0,88 dollari canadesi rispetto al 3 settembre scorso, quando invece avevano raggiunto i 99,22 dollari canadesi alla tonnellata, a seguito di un aumento di 2,02 dollari canadesi sul 26 agosto 2024, quando, in calo, si erano fermati a 97,20 dollari.

 

In pratica, il lieve calo dei prezzi Fob intervenuto tra il 3 ed il 9 settembre 2024, pari a 0,88 dollari canadesi, è spiegato al 100% dalla pari minima diminuzione degli export basis.

 

Canada, prezzi all'origine in aumento da due settimane

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 9 settembre 2024 è di 292,02 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore lieve aumento di 2,39 dollari canadesi sui 289,63 dollari rilevati il 3 settembre scorso.

 

Dopo la drastica riduzione di 16,54 dollari canadesi alla tonnellata verificatasi tra il 29 luglio ed il 26 agosto scorso, con questo valore attestato a quest'ultima data a 289,08 dollari canadesi, si registra una tendenza fino al 9 settembre di ripresa dei prezzi paria a 2,94 dollari (+1,02%). È da tenere presente che il 3 settembre, per la prima volta dallo scorso maggio si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 94,98 dollari (-24,54%).

 

Infine, il 9 settembre, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2024 - risulta essere di 292,30 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 0,74 dollari canadesi sul 3 settembre, quando con un valore di 291,56 dollari, si era verificato un primo incremento di 1,93 sul 26 agosto 2024. In tale ultima data - quando si erano toccati i 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, si era registrato il calo di 2,94 dollari canadesi rispetto ai 292,57 dollari registrati il 29 luglio 2024.

 

Canada, raccolto il 63% in Saskatchewan

Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 9 settembre 2024, l'autorità della provincia del Saskatchewan "dichiara che il frumento duro è stato raccolto al 63% delle superfici investite e ha stimato una resa media di 33 bushel per acro. Tale stima è inferiore di 2,8 bushel per acro rispetto a quella proposta da StatsCan per il Saskatchewan una settimana fa (pari a 35,8 bushel Ndr)". Gli analisti inoltre aggiungo che l'autorità provinciale dell'Alberta "non ha aggiornato le sue statistiche sul frumento duro (che restano quindi attestate a 39% di grano duro raccolto per una resa media di 38,9 bushel per acro Ndr)".

 

E sulla resa stimata al ribasso dalla provincia di Saskatchewan il rapporto sottolinea come questa "abbasserebbe la produzione di grano duro nella provincia di 328mila tonnellate". Un modo per dire che nonostante Statistics Canada abbia già abbassato la previsione di produzione del Paese nordamericano da 6,3 a 6 milioni di tonnellate, anche tale ultima cifra potrebbe essere messa in discussione, dato che quest'anno si raccoglierà nel Saskatchewan l'81% del grano duro canadese.

 

Ma non è tutto: secondo gli analisti della Commissione "C'è ancora molta preoccupazione circa la qualità del grano duro canadese di quest'anno, in particolare per quanto riguarda il grano duro leggero". Infine il rapporto ricorda come "Il grano duro settentrionale degli Stati Uniti è stato raccolto per oltre il 70% e attualmente viene classificato come Hard Amber Durum n. 2 degli Stati Uniti". Il che significa che possono esserci anche dei difetti quanto a colore e danni al chicco, ma in linea di massima il tenore di proteine dovrebbe essere comunque elevato e abbondantemente in area pastificabile.

 

Export canadese a 214mila tonnellate da inizio campagna

Le esportazioni canadesi di grano duro nella quarta settimana di campagna commerciale 2024-2025 hanno raggiunto quota 61mila tonnellate, per un totale annuo di 214mila tonnellate, "ben al di sopra dell'inizio campagna dell'anno scorso" fanno notare gli analisti della Commissione per lo sviluppo del grano del Saskatchewan. Del resto riferiscono anche che la Commissione Europea "ha fissato il raccolto di grano duro dell'Ue a 6,86 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai circa 7 milioni di tonnellate dell'anno scorso. La Commissione Europea prevede quindi che le importazioni aumenteranno a 3 milioni di tonnellate (2,5 milioni l'anno scorso). Il Canada dovrà competere con il grano duro turco e russo, ma l'espansione del mercato è benvenuta e dovrebbe essere costruttiva".

 

Insomma, gli analisti vedono la possibilità di qualche incremento di valore del frumento duro, anche tenendo conto del fatto che le scorte in Canada sono ferme sui valori dello scorso anno a circa 576mila tonnellate, infatti consigliano ai propri agricoltori: "Considerate le offerte attuali, aspetteremmo prima di effettuare ulteriori vendite finché non avremo una visione più chiara delle rese e della qualità canadesi", due parametri che possono influire non poco sul prezzo, e non solo su quello del frumento canadese.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 11 settembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 310 euro alla tonnellata sui minimi ed a 315 euro sui massimi, prezzi stabili dal 24 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sul 17 luglio 2024.


Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni, il frumento duro nazionale a Foggia ha perso ben 27 euro alla tonnellata. Mentre sale a 40 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna all'11 settembre 2024 perdite per 145 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 11 settembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, stabile dal 24 luglio scorso, quando invece si era manifestato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla terza quotazione esitata il 17 luglio 2024. Complessivamente, tra il 3 luglio ed il 26 agosto 2024, il frumento duro fino nazionale ha lasciato sul terreno 15 euro alla tonnellata di valore.


Pertanto, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 32 euro alla tonnellata sui minimi e di 37 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi. Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano all'11 settembre 2024 perdite pari a 125 euro alla tonnellata sui minimi e a 130 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 10 settembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 343 euro sui massimi, stabile sui minimi su questo stesso valore sin dalla seduta del 6 agosto scorso, quando invece si era verificato un calo di 3 euro sui minimi e 2 euro sui massimi sulla ancor precedente seduta del 30 luglio scorso, ma in aumento di 3 euro sulla precedente seduta del 3 settembre 2024.


Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso complessivamente 25 euro alla tonnellata sui minimi e 22 euro sui massimi.


Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 15 euro sui minimi e di 12 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 10 settembre 2024 perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e 137 euro sui massimi.

 

Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, dal 9 aprile scorso non è più quotato. L'ultima quotazione risale al 26 marzo 2024, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio aveva perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 10 settembre 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 310 euro alla tonnellata sui minimi ed a 315 euro sui massimi, stabile dal 30 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla precedente seduta del 23 luglio 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno al 27 agosto sono stati invece bruciati 35 euro alla tonnellata di valore.

 

In questo caso, sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 39 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 10 settembre 2024 perdite pari a 135 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 10 settembre è stato fissato a 375 euro alla tonnellata sui minimi ed a 380 euro sui massimi, stabile dal 30 luglio 2024, quando si era verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sul 23 luglio 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 140 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 10 settembre 2024 è stato quotato a 307 euro alla tonnellata sui minimi e 317 euro sui massimi, stabile su tali valori dal 16 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 8 euro sulla seconda seduta di quotazione del 9 luglio 2024.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 10 settembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi, stabile sulle stesse quotazioni dal 27 agosto 2024 in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro sulle quotazioni del 20 agosto 2024. Tali prezzi risultano in calo di 33 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 10 settembre perdite pari a 103 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 317 euro alla tonnellata sui minimi e 327 euro sui massimi, stabile sulle stesse quotazioni quotazioni dal 27 agosto scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 5 euro sulle quotazioni del 20 agosto scorso. Tali prezzi risultano in calo di 45 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 10 settembre 2024 pari a 113 euro alla tonnellata.

 

Il 10 settembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, valori stabili dalla seduta del 27 agosto scorso, quando invece si era verificato un calo di 10 euro sulla precedente seduta del 20 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.


Risultano anche stabili sin dalla seduta del 27 agosto - quando avevano perso 10 euro sulla ancor precedente seduta del 20 agosto - i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che sono stati quotati 385 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 112 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 6 settembre 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 315 euro alla tonnellata sui minimi e a 320 euro sui massimi, stabile dal 19 luglio, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla quarta quotazione di questa mietitura esitata il 12 luglio scorso.

 

Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è calato di 32 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 35 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 6 settembre 2024 di 140 euro alla tonnellata.

 

Nella seduta del 6 settembre 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 374 euro alla tonnellata sui minimi e a 377 euro sui massimi, stabile sulla quotazione della precedente seduta del 30 agosto scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 agosto, che aveva mantenuto le quotazioni di 379 euro alla tonnellata sui minimi e 382 euro sui massimi dal 26 luglio 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 150 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 5 settembre scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 311 euro alla tonnellata sui minimi e 316 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dall'11 luglio scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 7 euro alla tonnellata sulla quotazione d'esordio della mietitura 2024, esitata il 4 luglio 2024.

 

I valori confermati il 5 settembre 2024 peraltro risultano in calo di 24 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 5 settembre 2024 pari a 109 euro alla tonnellata.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® l'11 settembre 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 26 agosto ed il 9 settembre 2024 monitorati da AgroNotizie® ieri, 11 settembre, presentano su base settimanale 13 piazze stabili ed una in aumento su 14 osservate. I prezzi rilevati ieri, ad eccezione della piazza di Grosseto - giunta al secondo aumento consecutivo - sono sovrapponibili a quelli monitorati da AgroNotizie® il 4 settembre scorso.

 

In particolare, come si evince dalla tabella sottostante, Grosseto il 5 settembre scorso guadagna 4,50 euro sul 29 agosto, portandosi a 292,50 euro alla tonnellata (+1,6%) sui 288 euro della settimana precedente. Si tratta del secondo rincaro consecutivo, seguito a quello conseguito il 29 agosto scorso sulla settimana ancor precedente e di ben 17 euro alla tonnellata (+6,3%). Dal 22 agosto scorso, sulla piazza di Grosseto il frumento duro fino nazionale ha guadagnato ben 21,50 euro sul prezzo medio all'origine rilevato da Ismea (+7,9%). Come detto, stabili tutte le altre piazze, che mantengono i prezzi della scorsa settimana.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fini riportati da Ismea l'11 settembre 2024
 (Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 11 settembre 2024, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 295 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, in calo sulla precedente rilevazione del 4 settembre scorso di 3 euro sui minimi e 5 sui massimi.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile consultare l'articolo del 5 settembre 2024.

 

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