Controlli in 147 attività, sequestrate 4,5 tonnellate di prodotti e 7 aziende zootecniche, e scoperto un circuito illegale per un milione e 600 mila euro. È il bilancio dell'attività dei Nac, Nuclei antifrodi carabinieri di Roma, Parma e Salerno del  Comando Carabinieri delle Politiche agricole su tutto il territorio nazionale.
Le forze dell'ordine hanno effettuato controlli straordinari sulla tracciabilità e etichettatura dei prodotti alimentari nei principali mercati cittadini, presso la Grande distribuzione e nel circuito della ristorazione, in collaborazione con i Comandi territoriali dell’Arma e con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf.
Individuati prodotti alimentari commercializzati con indicazioni che evocavano illecitamente marchi di qualità Dop/Igp come Parmigiano Reggiano, Mozzarella di Bufala Campana, Cipolla di Tropea e Pecorino Toscano.

L’intervento dei Nac è risultato particolarmente incisivo nei confronti di un’azienda della provincia di Latina che ha commercializzato nella Gdo di tutt'Italia pasta fresca indicando in etichetta l’utilizzo di “Grana Dop” ma in realtà, a seguito dell’intervento dei militari, si è appurato che nei prodotti non veniva utilizzato alcun tipo di formaggio.
L’azione congiunta dei Nac ha consentito di individuare la frode e recuperare tempestivamente dal mercato oltre 65 quintali di prodotti alimentari che sono stati avviati alla distruzione su disposizione della Procura della Repubblica di Latina.

Sono stati trovati insaccati "made in Italy” in realtà realizzati con carni di origine olandese o non tracciata, mentre  nella provincia di Latina è stato individuato un circuito di commercializzazione di patate etichettate di origine italiana, ma in realtà risultate provenienti dalla Francia. In provincia di Verbania sono state sequestrate confezioni di preparati alimentari che riportavano, senza la prevista autorizzazione, la denominazione d’origine “Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp”.



L’azione di contrasto all’agropirateria è stata rivolta anche ad aggredire i patrimoni illecitamente acquisiti nel sistema dei finanziamenti comunitari. Ammonta ad oltre 1.600.000 euro il valore del circuito economico illegale, che ha riguardato anche un gruppo di aziende zootecniche dell’agro nocerino-sarnese sottoposte a sequestro perché individuate dal Nac di Salerno al centro di un’organizzazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla truffe sui contributi assistenziali e previdenziali.

L’azione di controllo dei Nac di Roma, Parma e Salerno proseguirà anche nel mese di agosto nelle aree turistiche di maggior affluenza a tutela dei consumatori.