Il settembre 2011 è stato il secondo più caldo in Italia dal 1800 ad oggi e il primo al nord. Lo attestano i rilevamenti della banca dati del Gruppo di climatologia storica dell'Isac-Cnr, Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del consiglio nazionale delle ricerche di Bologna

"A livello nazionale - rileva l'Isac-Cnr - il settembre 2011 è secondo con un'anomalia di +2.6°c rispetto alla media del periodo di riferimento (1971-2000). 

Il settembre più caldo di sempre è quello del 1987 con anomalia di +2.8 rispetto alla media. Per il nord Italia, il settembre 2011 è il più caldo in assoluto con +3.0 rispetto alla media di riferimento 1971-2000, seguito da quello 1987 con +2.8.

Il caldo record e la ridotta piovosità manda in tilt raccolti e vendemmie

"In alcune aree agricole del paese sono state avviate le procedure per verificare l'esistenza dello stato di calamità, ma a macchia di leopardo in tutta la penisola il caldo record e la ridotta piovosità di settembre hanno mandato in tilt i raccolti, con cali che variano dal 20% per il pomodoro al 15% per il vino". Lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell'Isac-Cnr di Bologna.

"Il caldo torrido - prosegue la confederazione - è stato accompagnato da un calo del 10% in media delle precipitazioni, che in alcune zone si sono ridotte di valori compresi tra il 50 ed il 100%. il risultato è che la vendemmia 2011 sarà la più scarsa di sempre, su valori compresi tra i 41 e i 42 milioni di ettolitri (in calo del 10-15% rispetto allo scorso anno), ma di qualità buona".