La decisione dell'Unione europea di tagliare del 77% i fondi destinati agli oltre 43 milioni di cittadini del vecchio continente che non riescono ad avere una alimentazione adeguata è una scelta grave e lesiva del principio fondante dell'agricoltura, ovvero di provvedere alla produzione di cibo e al sostentamento degli individui.

"In un contesto economico sempre più difficile e che aumenta le disparità sociali – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tisoè compito delle istituzioni, nazionali e internazionali, garantire che le diseguaglianze tra diversi cittadini non aumentino a dismisura, e soprattutto che non neghino il soddisfacimento dei bisogni primari".

"La scelta di tagliare i fondi europei per le persone indigenti – continua Tiso – che passerà, a dispetto dell'annunciato piano Ue 2012, dai 500 milioni attuali a 113,48 dell'anno prossimo, e per l'Italia da 100 milioni a 22, 103, mette a serio rischio gli equilibri socio-economici dell'Unione europea".

"La Confeuro sostiene da sempre, e con forza - conclude Tiso - la vocazione sociale del mondo agricolo, e non può quindi che disapprovare misure che in un periodo di enormi difficoltà economiche non fanno che incrementare preoccupanti disparità".