Si è svolto nella Sala Cavour del Mipaaf un seminario organizzato dall'Istituto nazionale di economia agraria volto ad approfondire il tema della spesa agricola regionale e del federalismo fiscale.
L'incontro, concluso con l'intervento del capo di Gabinetto del Mipaaf Giuseppe Colosimo, è stato anche l'occasione per presentare un volume dell'Inea sullo stesso tema dal titolo "Spesa agricola regionale e federalismo fiscale. Problemi di determinazione dei fabbisogni finanziari", curato da Lucia Briamonte, ricercatrice dell'Inea e da Corrado Ievoli, professore dell'Università del Molise, che lo hanno illustrato durante il seminario.
La pubblicazione ha riscosso l'apprezzamento immediato di Colosimo, che ha definito lo studio svolto "un punto di riferimento" per tutto il settore. Sottolineando l'importanza del Mipaaf, che "consente di assumere in sè le istanze regionali e di rappresentare il Paese intero in seno all'Unione europea", il capo di Gabinetto ha notato come il processo di ampliamento in senso federale possa consentire maggiori politiche sia in ambito nazionale che in quello comunitario, nonostante richiederà ancora tempo per una verifica di applicabilità.
Inoltre, ad avviso di Colosimo, il federalismo fiscale rappresenta una "profonda rivoluzione dell'assetto dei poteri dello Stato" e una possibilità per accrescere la partecipazione, in base ai principi di sussidiarietà orizzontale.
"Quello del federalismo fiscale - ha detto il direttore dell'Inea, Alberto Manelli - è un tema 'molto delicato', sul quale stiamo lavorando fin dall'approvazione della legge che lo disciplina, la 42/2009. Lo studio condotto dall'Inea - ha proseguito il direttore generale dell'Istituto annunciando per il 22 giugno un convegno dell'Inea sul tema "Nuova fiscalità" in agricoltura - propone quindi, in tema di federalismo e nuova fiscalità, un approccio metodologico che cerca di individuare per le regioni, grazie ai dati elaborati dall'Inea, delle possibili strade da percorrere in relazione alle implicazioni derivanti dal federalismo e degli strumenti di riflessione e valutazione in particolare sulle modalita' e sul livello di tassazione".
A detta di Manelli, il punto centrale per le regioni, sta nella scelta di individuare i servizi essenziali e i servizi non essenziali: "Per quanto riguarda questi ultimi - ha precisato il direttore generale dell'Inea - le regioni dovranno fare delle scelte in quanto non ci sarà una copertura finanziaria garantita".
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