“Sollecitiamo tra l’altro le regioni a superare le inefficienze che stanno mettendo a rischio oltre un miliardo di euro destinato ai Psr - Programmi di sviluppo rurale; in Toscana, ad esempio, le aziende agricole rischiano di perdere complessivamente oltre 27 milioni di euro. Ma ci sono regioni che hanno fatto peggio. Si tratta di somme che non devono assolutamente tornare a Bruxelles, ma che devono essere investite per la crescita del settore. A tale proposito il 9 giugno si svolgerà, nella sede di Confagricoltura a Roma, un confronto con gli assessori regionali all’agricoltura”.

Lo ha detto il presidente nazionale Federico Vecchioni intervenendo all'assemblea degli agricoltori senesi dedicata al progetto politico economico di Confagricoltura per la competitività e per la modernizzazione delle imprese agricole italiane e per la ristrutturazione del settore primario. “Il progetto - ha ricordato fra l'altro Vecchioni - si propone come iniziativa innovativa, volutamente disegnata senza pesanti sovrastrutture, grazie ad un’alleanza che coinvolge industria, distribuzione e credito, ed aperta a tutti gli agricoltori”.  

Confeuro: “I fondi Psr devono essere utilizzati per rilanciare l’agricoltura”

I dati diffusi dal Mipaaf riguardo la capacità di spendere i fondi Psr della Comunità europea evidenziano tutta la macchinosità del sistema Italia. “In un momento economicamente tanto difficile – dichiara il presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – è quantomeno surreale che fino a marzo di questo anno siano stati spesi solo 2,3 miliardi dei 17 destinati dalla Comunità europea a sostegno dell’agricoltura nazionale. L’incapacità di spendere questi finanziamenti, a rischio del disimpegno della Ue nel metterli a disposizione delle esigenze dell’indotto, rischia di costituire un’ulteriore aggravio per la situazione del comparto. I fondi Psr, gestiti in maggior parte dalle amministrazioni regionali - continua Tiso -  sono fondamentali per fermare la crisi che sta colpendo il settore e che ha causato nel solo 2009 la chiusura di oltre 30 mila aziende agricole”.