"Il governo italiano sta provocando la definitiva scomparsa del settore bieticolo-saccarifero nazionale venendo meno agli impegni assunti in sede comunitaria e nazionale con la riforma del settore del 2005". E' questo il commento dell'Anb - Associazione nazionale bieticoltori e del Cnb - Consorzio nazionale bieticoltori dopo l'incontro tenutosi l'8 febbraio al Mipaaf, assente il ministro Zaia, nel corso del quale, alla presenza di associazioni bieticole, industrie saccarifere, organizzazioni professionali agricole e sindacati dei lavoratori, i vertici del ministero hanno comunicato l'impossibilità di stanziare gli 86 milioni di euro previsti per le annualità 2009 e 2010 dalla citata Ocm zucchero 2005. 

Secondo le associazioni, nonostante le reiterate assicurazioni del ministero, anche in occasione della manifestazione unitaria dello scorso 9 dicembre 2009 a Roma, il governo ed il ministro Zaia stanno compiendo, alla vigilia delle semine, scelte gravi che mettono a repentaglio il futuro di migliaia di aziende agricole e lavoratori del settore, attualmente legati all'attività dei soli 4 zuccherifici ancora operanti dopo la riforma. 

Il ministro Zaia respinge le accuse rivoltegli dalle associazioni del settore bieticolo-saccarifero spiegando: "Spiace che i rappresentanti delle aziende produttrici di zucchero e le associazioni bieticole presentino una versione dei fatti tanto lontana alla realtà. Il mio impegno verso questo settore non è mai venuto meno. Ho rappresentato le istanze del comparto nelle sedi di governo opportune, e sono certo che la risposta sarà positiva". 

"Nel corso della riunione del comitato interministeriale svoltasi il 9 settembre 2009 – ha spiegato il ministro – è stato valutato positivamente l'aumento, per gli anni 2009 e 2010, del fondo bieticolo-saccarifero istituito dall'articolo 2, comma 122, della legge 24 dicembre 2007, n.244. proprio a questo scopo è stato assunto l'impegno a reperire gli 86 milioni di euro complessivi per il fabbisogno 2009-2010, per sostenere la conversione degli ex-impianti bieticolo-saccariferi".

"Per onorare questo impegno - ha aggiunto il ministro - ho inviato proprio ieri lettera ufficiale in cui chiedo l'autorizzazione a presentare al disegno di legge n.1995 di 'conversione in legge del decreto legge 30 dicembre 2009, n.194, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative', il cosiddetto milleproroghe, un emendamento che offrirebbe una prima risposta alle necessità del settore, utilizzando risorse comunque destinate al settore agricolo".

Nella lettera il ministro ha, inoltre, evidenziato che, oltre all'emendamento, si dovrebbero aggiungere altre misure per arrivare alla copertura totale del fabbisogno, e rispondere così alle esigenze espresse dai rappresentanti del settore durante il tavolo di filiera.