Il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha dichiarato oggi che, con le prime operazioni di soccorso ormai avviate, l'impegno locale ed internazionale di ricostruzione deve dirigersi anche verso la produzione alimentare e la ripresa agricola.

Occorre dare immediato sostegno ai contadini haitiani prima dell'imminente stagione di semina primaverile che inizia in marzo, ha detto Diouf. Il consumo di cereali di Haiti è stimato nell'ordine di un milione di tonnellate, delle quali circa il 63% proviene dalle importazioni.

"La priorità è fornire alla popolazione sementi, fertilizzanti, foraggio e vaccini per il bestiame ed attrezzi agricoli" ha aggiunto Diouf.

 

In migliaia abbandonano la capitale
"Migliaia di persone stanno abbandonando la devastata capitale Port-au-Prince verso le zone rurali, e i prezzi alimentari sono in rialzo" ha spiegato Diouf. "Queste persone devono poter disporre dei mezzi necessari per sopravvivere e trovare attività che generino reddito".

Circa il 53% della popolazione di Haiti vive in aree rurali, mentre il rimanente 47% in aree urbane.

 

L'importanza della stagione di semina primaverile
La stagione di semina primaverile, che dura sino a maggio, rappresenta il 60% della produzione nazionale haitiana. Con vitali infrastrutture agricole, quali i depositi per l'immagazzinamento e i canali per l'irrigazione, seriamente danneggiate, per la prossima stagione produttiva gli agricoltori haitiani hanno bisogno di tutto l'aiuto necessario.

La Fao dispone di programmi per incrementare la produzione alimentare del valore di 49 milioni di dollari, resi disponibili da diversi donatori tra i quali l'Unione Europea, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, la Banca Mondiale, la Francia, il Canada, la Spagna, l'Austria, il Brasile ed il Belgio.

Questi programmi comprendono, tra l'altro, la moltiplicazione e la distribuzione di appropriate sementi di alta qualità ed anche la distribuzione di fertilizzanti ed attrezzi agricoli.

Grazie a questi programmi lo scorso anno Haiti ha visto incrementare la produzione agricola nazionale del 15%, riducendo il numero delle persone malnutrite.

 

Prezzi alimentari in rialzo
Nel frattempo sia a Port-au-Prince che altrove stanno aumentando i prezzi delle derrate a causa della generale scarsezza di cibo e combustibile, dei danni subiti dalla catena alimentare, dalle strutture per l'immagazzinamento e dal porto, con grave minaccia per tutta la popolazione povera di Haiti.

"Il sisma ha colpito la parte occidentale e meridionale dell'isola, ma la catastrofe è nazionale" ha detto Diouf. "Per evitare che questo disastro urbano diventi anche una tragedia rurale è decisivo che si riesca a salvare la prossima stagione agricola".

La Fao ha al momento sul campo 73 esperti e personale, numero che aumenterà nei prossimi giorni per sostenere il governo haitiano ed il Ministero dell'Agricoltura che hanno subito grossi danni e perduto personale.

La Fao ha dispiegato esperti per valutare l'impatto del sisma sul settore agricolo ed i danni subiti dalle infrastrutture rurali.