Allarme maltempo, più grave per mancato finanziamento Fsn
'L'ondata di maltempo che è cominciata ad abbattersi sul nord Italia e, specialmente in Toscana, e che nelle prossime ore interesserà l'intera penisola sta destando grande preoccupazione tra gli agricoltori. E' la grandine il fenomeno meteorologico più allarmante. A rischio, oltre ad ortaggi e frutta, in particolare mele e pere, ci sono i vitigni'.
A sostenerlo e' la
Cia (Confederazione italiana agricoltori) che mette in evidenza una situazione
'estremamente difficile, visto che già i prezzi delle uve sono scesi al minimo storico e che, dopo le tante promesse del Governo, non c'e' stato il tanto atteso finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali'.
'Particolarmente a rischio sono, dunque', secondo la Cia, 'i vigneti, le colture autunnali, i frutteti e gli orti a campo dove, in questo periodo, sono abbondanti le coltivazioni. Non solo. I previsti temporali possono provocare anche allagamenti nei terreni agricoli, con smottamenti e frane. Uno scenario non certo confortante, visto anche che', rimarca la Cia, 'i produttori fanno i conti con un drammatico calo dei prezzi, soprattutto delle uve e dei prodotti ortofrutticoli. Accanto a ciò c'e' un altro elemento destabilizzante che è rappresentato dal mancato finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Un problema che ha costretto molti produttori agricoli a costi assicurativi elevati e ad altri a non sottoscrivere alcuna polizza'.
La grandine danneggia frutta e verdura
'E' allarme nelle campagne del nord per l'arrivo di temporali con grandine che e' la più temuta nelle campagne in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi'.
E' quanto afferma la
Coldiretti in riferimento alle previsioni della protezione civile.
'Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta e sono state stese a protezione le reti antigrandine che tuttavia non ancora sufficientemente diffuse è', precisa la Coldiretti, 'non impediranno il verificarsi di danni alle strutture e alle colture agricole. L'andamento climatico 'tropicale' primaverile estivo del 2009 è stato infatti segnato', sottolinea la Coldiretti, 'dall'arrivo improvviso di aria fredda con la formazione improvvisa di nubi killer e manifestazioni temporalesche locali caratterizzate da precipitazioni intense, fulmini e grandine che hanno provocato danni per decine di milioni di euro ma anche morti e feriti. Improvvisi e violenti temporali si sono verificati a macchia di leopardo nella penisola causando almeno 13 morti in una estate che si è posizionata al quarto posto tra le più calde dal 1800 ma con una maggiore frequenza di eventi estremi particolarmente pericolosi per la vita dei cittadini e per l'esercizio dell'attività agricola'.