Si chiama Salus per Cibum - la Salute attraverso il cibo - è un marchio di qualità per i prodotti alimentari italiani, partirà fra alcuni mesi ed è garantito dall’Enea. Si tratta di una proposta innovativa che riguarda la sicurezza alimentare e la certificazione di qualità scientifica dei prodotti tipici italiani, garantita da un Comitato tecnico scientifico coordinato dall’Enea.

Motivo essenziale del progetto è selezionare quei prodotti alimentari che impiegano materie prime chimicamente e batteriologicamente controllate e garantire la tracciabilità del prodotto attraverso l’intera filiera produttiva, dalla produzione in campo, allo scaffale del negozio o del supermercato, e fino alla tavola.
Per garantire il rigore scientifico – vera ed unica garanzia di qualità del marchio - l’organo controllore di Salus per Cibum (SPC), è un Comitato tecnico scientifico costituito da ricercatori pubblici, super partes il cui interesse è solo etico-scientifico.
 
La scienza oggi dispone di conoscenze importantissime per migliorare la qualità dei nostri alimenti. E alla luce delle attuali conoscenze con il marchio SPC sarà più facile controllare se vengono usati ingredienti di qualità. In tavola non soltanto dunque piatti gustosi e raffinati, ma anche sani e adeguati dal punto di vista dei valori nutrizionali con il giusto apporto di vitamine e proteine.
 
 
In pratica il Progetto controllerà rigorosamente tutta la filiera agroalimentare partendo dalla produzione in campo con il controllo di una serie di parametri quali la salubrità del terreno, che deve risultare privo di contaminanti chimici o biologici (agrifarmaci).
Ciò significa anche controllare rigorosamente l’alimentazione degli animali, bovini, suini ovini, avicoli, pesci ed altri prodotti di acquacoltura, per avere la certezza che le carni siano prive di contaminanti chimici (metalli pesanti, anabolizzanti, antibiotici) che troppo spesso finiscono nella catena alimentare degli animali, arrivando all’uomo. Si prosegue con il controllo delle condizioni di raccolta e trasporto in cui è indispensabile non compromettere i componenti nutrizionali presenti nella materia prima; con la verifica dei processi di lavorazione e confezionamento dei prodotti (con particolare attenzione all’uso degli additivi alimentari); con l’esame del gradimento del prodotto finito, e infine, si guarda alla sostenibilità ambientale di tutta la filiera considerata (per esempio il consumo di acqua).
 
Salus non intende sostituirsi ai marchi esistenti attualmente riconosciuti a livello Ue, come Doc, Docg, Dop, Igp, Stg Biologico, ma migliorarli ed integrarli sul piano scientifico per dare sempre maggiori garanzie di qualità al consumatore finale.
L’iniziativa è un esempio di dialogo fra il mondo della ricerca e le industrie alimentari che potranno giovarsi delle reciproche esperienze e competenze.
E' prevista inizialmente una fase di start-up in cui alcune aziende si porranno come "apripista" fornendo un paniere di prodotti su cui l'Enea inizierà le procedure di verifica e qualificazione.