L’agricoltura sta pagando un prezzo altissimo, anche in termini di vite umane, per la drammatica situazione che si è venuta a creare in Sardegna a causa dei numerosi incendi scoppiati in varie parti dell’isola, che hanno già percorso 15 mila ettari di superficie.
Pesantissimi i danni alle aziende agricole, agli allevamenti, alle strutture, ai pascoli, soprattutto sui territori di Sassari, di Olbia e di Carbonia Iglesias. Ma le fiamme continuano ad avanzare e le temperature a salire. Oggi si guarda con preoccupazione al Nuorese e alla Gallura.
Confagricoltura esprime solidarietà nei confronti di chi è stato colpito dal fuoco e rinnova il proprio impegno per sostenere in tutti i modi e in tutte le sedi le aziende agricole. A cominciare dalla richiesta dello stato di calamità naturale e dall’attivazione di un’unità crisi per quantificare i danni.
 
Anche la Coldiretti chiede aiuti per la Sardegna
'Chiediamo immediatamente lo stato di calamità naturale e l'attivazione di una task-force che quantifichi immediatamente i danni nelle aziende oltre all'immediato congelamento dei pagamenti delle imprese colpite dal fuoco'. E' quanto afferma la Coldiretti in Sardegna nel sottolineare l'agricoltura la Sardegna rischia di subire un colpo mortale'. Oltre alle vittime umane e diversi feriti sono finite in cenere intere aziende che sono state spazzate via, in pochi secondi, dalla furia del fuoco con la perdita del bestiame, delle scorte e con le strutture aziendali compromesse.
'Per molti', precisa la Coldiretti, 'Il lavoro di una vita andato in cenere in una giornata infernale'.