'Avevamo garantito tempi ultra-rapidi per la protezione del Prosecco e, con poche parole e molta concretezza, abbiamo mantenuto la promessa: il Comitato nazionale vini oggi ha infatti dato il definitivo via libera tecnico al 'Progetto Prosecco'. Avremo così la possibilità di difendere in modo più efficace dalle imitazioni questo vino simbolo del Made in Italy, che già dalla prossima vendemmia sarà tutelato a livello comunitario ed internazionale come Denominazione di origine protetta'. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia.
Il Comitato nazionale vini, massimo organo consultivo e deliberativo del Mipaaf, ha valutato, in due diverse riunioni, le 14 istanze e controdeduzione (pervenute da diversi enti, produttori ed organizzazioni) relative alle richieste di riconoscimento della Doc Prosecco e delle due Docg per le sottozone 'Conegliano Valdobbiadene' e 'Colli Asolani' o 'Asolo', pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 15 aprile 2009.
Il Comitato ha accolto ed approvato tre istanze, rigettando o non ritenendo di sua pertinenza le rimanenti. Con questo pronunciamento si chiude formalmente la complessa procedura di rivisitazione delle zone di produzione del 'Prosecco', i cui disciplinari saranno pubblicati nell'arco dei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, e da quella data entreranno in vigore diventando norma da rispettare già dalla prossima vendemmia. 
'Grazie a questa decisione', spiega Zaia, 'verrà assicurata la garanzia delle Docg alla viticoltura storica, mentre tutte le altre aree di produzione rientreranno nella Doc: una copertura totale che garantirà il futuro del Prosecco, un grande vino italiano che vanta una produzione di 150 milioni di bottiglie ma che purtroppo subisce la concorrenza sleale dell'agropirateria. Nel mondo', ricorda il ministro, 'solo un prodotto su 10 di quelli reclamizzati come italiani arriva davvero dal nostro Paese: un fenomeno pericoloso, che occorre combattere con tutti i mezzi'.
'D'ora in poi', conclude Zaia, 'i produttori di Prosecco avranno uno strumento in più' per difendersi da questo genere di frodi: chiunque in giro per il mondo imbottigli vino chiamandolo 'Prosecco' da agosto non potrà' più farlo'.