"Noi non ci siamo schierati contro nessuno, non siamo schierati contro questa parte o contro quella parte o contro il potere politico. Ci siamo schierati per difendere i valori di chi rappresentiamo. Siamo per la politica buona, quella che ha strategie, così come noi realizziamo il Forum di Taormina per guardare oltre le contingenze del momento, che sono di natura sindacale, fiscale, relativa ai prezzi, al mercato, ai decreti. Invece siamo qui per rivendicare la centralità dell’agricoltura, quasi invocando un ritorno della fisiocrazia, per mettere al centro la terra, finalizzata allo sviluppo. Nella mobilitazione di Confagricoltura c’è una strategia che va oltre l’azione corporativa dell’attività economica".
Sono le parole del presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, a chiusura del terzo Forum di Taormina 'Futuro fertile'.
Conclusioni che costituiscono un messaggio diretto, che proietta e consolida Confagricoltura in un ruolo che non è meramente sindacale, ma di contributo alla crescita dell’agricoltura nel suo complesso.
 
"Al termine dei lavori del Forum di Taormina – dichiara infatti Vecchionipossiamo affermare che il titolo scelto quest’anno per il nostro appuntamento, “+ agricoltura = - recessione”, non ha una dimensione solamente economica. Confagricoltura rappresenta da oltre 100 anni l’agricoltura che si fonda su tre cardini: impresa, fattori produttivi e anche economia".
Fattori chiave che sono stati al centro del dibattito di tutti i tre giorni. Economia e accanto impresa, competitività, mercati, ricerca, scienza e innovazione.
"L’agricoltura non può più essere intesa come slegata dal mercato – sostiene Vecchionie rappresenta beni materiali e immateriali che hanno riflessi anche, ma non soltanto, sull’economia. Il ruolo strategico dell’agricoltura è dato dal valore della terra per l’uomo". E proprio per questi motivi "il nostro settore ha bisogno di più scienza per migliorare la vita degli imprenditori e delle persone, in prima battuta".
Agricoltura, ma anche progresso della scienza e aspetti legati all’alimentazione. "Per questo ci piacerebbe che nel prossimo G8 agricolo – dice Vecchioni – il tema dell’alimentazione fosse integrato a pieno titolo fra gli altri diritti umani fondamentali e che l’agricoltura venisse inserita nella governance del Paese".
 
Nell'ambito del Forum, il presidente del Gse - Gestore dei servizi elettrici, il professor Carlo Andrea Bollino, e il presidente Vecchioni, hanno siglato un protocollo d’intesa per sviluppare attività comuni in materia di energia rinnovabile.
L’accordo nasce dalla reciproca volontà di promuovere l’informazione e la formazione degli imprenditori agricoli sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con particolare riferimento alle biomasse e biogas, in un contesto normativo in forte evoluzione.
Con l’avvio del nuovo sistema di incentivazione, che ha trovato la prima concreta attuazione con il DM 18 dicembre 2008, è cresciuto in modo esponenziale il fabbisogno conoscitivo da parte degli imprenditori agricoli dei profili tecnologici degli impianti di produzione e dei meccanismi incentivanti la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in particolare da biomasse e da biogas.
Gse, in virtù delle proprie competenze istituzionali, nell’ambito dell’accordo potrà sostenere la Confagricoltura nel fornire informazioni sui temi dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, nel promuovere specifiche azioni formative e nello svolgimento delle attività di assistenza per l’accesso agli strumenti di incentivazione.

“Dopo gli accordi con le associazioni dei consumatori, oltre che con l’Anci e il Cnel
– ha dichiarato il professor Bollino - non poteva mancare quest’ulteriore convenzione con Confagricoltura con cui ci impegniamo a sostenere anche le imprese agricole politiche nella conoscenza e nell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili; un reciproco impegno per contribuire ad aumentare la quota di energia pulita nel quadro degli obiettivi dell’Unione europea”.
“La diversificazione produttiva, attraverso l’occasione offerta dalle filiere energetiche - ha dichiarato il presidente Vecchioni - rappresenta un modo per affrontare il futuro con maggiore serenità: un’opportunità che le nostre aziende non possono perdere in un momento delicato, di difficile congiuntura economica. In questa direzione l’auspicio è che possa essere concluso rapidamente il percorso attuativo del nuovo sistema di incentivazione che riserva particolare attenzione alle biomasse di origine agricola”.