'L’Italia è particolarmente interessata, per motivi storici, geografici ed economici, a ciò che accade sull’altra sponda dell’Adriatico. Per questo sto lavorando intensamente per stringere solide partnership con i Paesi dell’area Balcanico-Adriatica. Il colloquio odierno con il Presidente del Parlamento della Federazione di Bosnia e Erzegovina rientra in questa articolata strategia di intervento'.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, incontrando a Roma Stjepen Krešić. Zaia ha manifestato la disponibilità del nostro Paese a contribuire, anche attraverso progetti comunitari di twinning (gemellaggi istituzionali), allo sviluppo dell’agricoltura bosniaca. In particolare, sono stati individuati alcuni settori in cui l’Italia potrebbe intervenire in via prioritaria per mettere a disposizione la propria esperienza: dalle politiche di sviluppo rurale al sistema di riordino fondiario, fino all’assistenza per la creazione di un  Ministero dell’Agricoltura, di cui la Federazione di Bosnia e Erzegovina è attualmente privo.
L’incontro con il Presidente Krešić segue il colloquio del ministro Zaia con il collega albanese, i contatti intercorsi con la Croazia e le partnership allo studio con la Slovenia, nonché il progetto di Twinning a cui l’Italia parteciperà in Montenegro. 
'I margini di intervento dell’Italia nell’area Balcanico-Adriatica sono molto ampi', ha detto Zaia, 'esiste una contiguità economica e storica con il Triveneto e un grande interesse delle nostre imprese per questo mercato, vicino e in rapida espansione. Da parte nostra c’è dunque tutto l’interesse a rafforzare le relazioni con i Paesi dell’area'.
'Per questo prima dell’estate', ha annunciato Zaia, 'ho in programma visite a Tirana e Sarajevo, per  firmare accordi tecnici nei settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare'.