'Oggi abbiamo gettato le basi per l’avvio di un’importante cooperazione in campo agroalimentare'. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, incontrando a Roma il collega albanese Jemin Gjana.
L’incontro rappresenta il seguito operativo dell’ultima visita a Tirana del premier Berlusconi, svoltasi il 2 dicembre scorso, e  precede la missione che lo stesso Mmnistro Zaia ha in programma di svolgere in Albania prima dell’estate, quando i due ministri potranno firmare un accordo di cooperazione tecnica in ambito agricolo, il cui testo è in fase di definizione.
Quattro i settori in cui l’Italia è pronta a mettere a disposizione dell’Albania la propria esperienza: le tecnologie di rilevamento del territorio, il comparto del turismo rurale e dell’agriturismo, la gestione delle filiere di qualità e sicurezza e il sistema di controllo per le erogazioni dei sostegni comunitari, con la creazione di un’Agenzia nazionale albanese per la futura distribuzione dei fondi europei. Anche l’olivicoltura è stata al centro dell’incontro: l’Italia ha confermato l’impegno ad assistere l’Albania nei programmi di crescita della produzioni olivicola, ma, alla luce della crisi nel settore della produzione dell’olio di oliva, ha chiesto che ciò risponda alle reali esigenze dei mercati, privilegiando la produzione di olive da tavola.