'Dal 3 febbraio, abbiamo a disposizione uno strumento prezioso per difendere i nostri produttori di olio e per tutelare il Made in Italy. Ringrazio personalmente il commissario europeo Mariann Fischer Boel per la sensibilità dimostrata nei confronti dei produttori e per l’attenzione riservata ai diritti dei consumatori, che potranno finalmente conoscere l’origine dell’olio che acquistano'.
E' il commento del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia al voto favorevole del Comitato di gestione olio di oliva della Commissione europea, che ieri a Bruxelles ha approvato, con il solo voto contrario della Grecia e l’astensione della Svezia, la modifica del reg. ce n. 1019/02 riguardante l’etichettatura dell’olio d’oliva.
Il provvedimento, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, sarà applicato già dal 1° luglio 2009.
'L’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli oli extravergini e vergini di oliva', spiega Zaia, 'è il risultato di una battaglia che l’Italia ha condotto con tenacia e convinzione. Si tratta di un passo importante nella difesa della qualità e della trasparenza, perché fornisce al consumatore la possibilità di distinguere il prodotto italiano dagli oli di oliva provenienti dagli altri Paesi comunitari e non comunitari. D’ora in poi tutti sapranno esattamente cosa stanno comprando'.
'Il provvedimento comunitario', conclude il ministro, 'è anche lo strumento di cui avevamo bisogno per combattere al meglio le contraffazioni e le truffe: nessuno potrà più spacciare impunemente per italiano l’olio proveniente da altri Paesi'.