Le difficoltà che anche il settore vinicolo sta registrando non sembrano toccare le 'bollicine'.
Durante la fine del 2008, secondo Confagricoltura, sono stati stappati in Italia 110-112 milioni di bottiglie, per una spesa complessiva di 800 milioni di euro, tra 'bollicine nazionali ed estere'. Dodici milioni e mezzo le bottiglie importate (il 92% fra Champagne e Cava). In crescita anche la regalistica: meno cesti (-10%), ma più monoconfezioni di bottiglie di spumante made in Italy (+ 5%).
Ma il vero boom è l’estero, che quest’anno brinda italiano.
Per la prima volta, commenta Confagricoltura, l’export supera il consumo nazionale. Secondo i dati del Forum Spumanti d’Italia, le esportazioni aumentano in quantità (+ 11%) e in valore (+29%). Nei primi 11 mesi del 2008 il fatturato complessivo dell’export ammonta a 1,4 mld di euro, per un totale di 163 milioni di bottiglie. Il 74% è destinato all’Europa.
Ma crescono anche i mercati mondiali, gli emergenti Russia e Brasile, ma anche Georgia, Lettonia, Estonia, Israele, e per la fine dell’anno si segnala mancanza di prodotto presso gli importatori e i distributori esteri.