Gli stati membri dell'Unione Europea hanno dato un voto preliminare sulle proposte della commissione per l'abolizione di specifici standard di mercato per 26 tipi di frutta e verdura. Lo rende noto un comunicato stampa della commissione. Un portavoce della commissaria all'agricoltura ha dichiarato, nel corso di un incontro con i giornalisti, che: 'Si tratta di una 'misura solo amministrativa'. Anche se non è vincolante - spiega la nota - il voto dà una forte indicazione che questi standard saranno aboliti, quando sarà espresso il voto formale. Gli stati membri non hanno raggiunto una maggioranza qualificata a favore o contro la proposta. Se dopo un periodo di scrutinio da parte dei partner commerciali, questo voto fosse ripetuto, - aggiunge il comunicato - le regole sarebbero abolite sotto la responsabilità della commissione. L'iniziativa della commissione di eliminare questi standard - ricorda la nota - ha fatto seguito alla dichiarazione fatta l'anno scorso durante la riforma dell'organizzazione comune di mercato per la frutta e i vegetali'.

 

Preoccupazioni fra gli agricoltori. La piega che sta prendendo la discussione a livello di comitato di gestione potrebbe portare all'adozione del regolamento entro la fine del 2008. 'Sembrerebbe - evidenzia in ogni caso Confagricoltura - che ci sia stato il dietrofront della Germania che, se confermato, potrebbe impedire il raggiungimento della maggioranza qualificata necessaria per far ritirare o modificare la proposta'. Se le posizioni fossero confermate durante il voto formale del prossimo comitato di gestione, atteso per il 28 agosto, la commissione avrebbe campo libero per portare a buon fine la sua proposta. 'Le norme di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli - prosegue Confagricoltura - rappresentano una garanzia importante per il consumatore ma anche un modo per rendere confrontabili le produzioni di ortofrutta di tutto il mondo e combattere eventuali speculazioni sui prezzi'. 'Il consumatore - spiega inoltre Confagricoltura - ha ormai familiarità con le categorie di qualità(I, II, extra ecc) ed ha imparato che ad ognuna di esse corrispondono diverse caratteristiche organolettiche e diversi prezzi. All'indomani dell'entrata in vigore della proposta le categorie scomparirebbero per la maggior parte delle produzioni, lasciando facoltà alla distribuzione organizzata di classificare il prodotto come vuole e la confusione sarebbe totale'.

Le norme rappresentato inoltre i parametri sui quali si effettuano i controlli di conformità per l'ortofrutta, soprattutto nelle fasi di importazione e di esportazione. 'Il provvedimento potrebbe, quindi, - conclude il comunicato dell'associazione - causare una temporanea paralisi dei controlli.'

 

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