Giappone chiama, Vinitaly risponde. E' stato rinnovato per il biennio 2008-2010 l'accordo con Isetan, la catena nipponica di grandi magazzini del lusso,  per la vendita dei vini premiati nell'ambito del Concorso Enologico Internazionale nei corner griffati Vinitaly, dopo la positiva esperienza dello scorso anno (+106% le vendite di vino nei corner durante l'Italian Fair che si svolge la prima settimana di ottobre).
'I vini italiani, molto apprezzati e amati dai giapponesi, talvolta sono difficili da capire nelle loro classificazioni e varietà e il consumatore nipponico, che ama informarsi ed essere informato ed è sensibile ai concetti di salute e tracciabilità del prodotto, è in difficoltà nell’approcciarli', sottolinea Tatsuyuki Iwamura, direttore di Isetan Italia. 'La partnership con Vinitaly facilita enormemente le cose, perché i vini proposti sono garantiti da un'autorità riconosciuta e quindi favorisce in modo determinante l’acquisto'.
Isetan, che ha 40 grandi magazzini in tutto il Giappone e 13 tra Sud Est Asiatico e Cina, ha registrato nel solo wine shop di Shinjuku, il megastore  nel cuore di Tokyo (che fattura 1,5 miliardi di Euro l’anno ed è il primo del Paese), una vendita complessiva di  vini nel 2007 pari a 7,3 milioni di euro (il 30% in più del fatturato previsto) dei quali 1,5 milioni di vini italiani (che rappresentano più del 20% del totale). Il rinnovo dell'accordo con Isetan è stato siglato nelle scorse settimane da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere (organizzatore e titolare del marchio Vinitaly) e dal general manager del gruppo giapponese, Kiyoshi Amemiya.
'Si conferma così l’impegno di Vinitaly nel ricercare nuove e sempre più efficaci formule di promozione dei vini italiani all’estero', evidenzia il direttore generale, Giovanni Mantovani, 'che nel corso degli anni diventano poi patrimonio a disposizione delle imprese e delle istituzioni per l’internazionalizzazione del settore'.
In tale ambito, il prossimo 17 novembre si svolgerà a Tokyo anche la terza edizione di Vinitaly Japan (New Otani Hotel), per implementare ulteriormente la conoscenza e le vendite del vino italiano che nel 2007 sono cresciute dell'1,2% in quantità  per un controvalore di 100,6 milioni di euro, collocando l’Italia al secondo posto dopo la Francia e prima degli USA.