'Investire, credere e puntare sulla cooperazione significa rafforzare tutta l'agricoltura. Oggi sono in molti ad occuparsi di cooperazione, nel bene e nel male, questo è il momento di sfatare alcuni luoghi comuni, l'unico dato inconfutabile è che la cooperazione ha a cuore due cose, la valorizzazione della produzione dei soci e la competitività delle imprese che significa sviluppo e reddito per i soci stessi e per il territorio in cui lavorano'. Questo il messaggio lanciato dal presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni in occasione di un convegno organizzato dalla Confcooperative Veneto a Lonigo (VI) sul ruolo della cooperazione agroalimentare nello sviluppo del territorio veneto.
Al ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, presente all'incontro, Bruni ha rivolto un appello affinché si prosegua sulla strada dell'integrazione, dell'internazionalizzazione e dell'innovazione, attraverso lo strumento dei crediti d'imposta 'per dare ancora una maggiore spinta al lavoro che stiamo già facendo', ha detto Bruni, 'in termini di aggregazioni e di liquidazione dei prezzi ai soci conferitori'.
'L'aggregazione è un capitolo da premiare', ha detto il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, 'è una delle sfide più importanti. Altra sfida è quella di verificare che i finanziamenti arrivino agli imprenditori agricoli veri, mentre, a livello europeo, lo sforzo più grande che stiamo compiendo in questo periodo è quello di riposizionare l'Italia ai tavoli di negoziazione, prima eravamo stati messi a sedere in un angolo'. Sul tema della sicurezza alimentare e del commercio internazionale il presidente Bruni ha sottolineato come è necessario che i prodotti agroalimentari importati rispettino gli stessi standard di sicurezza che vengono richiesti per le produzioni italiane destinate all'export. 'Siamo stufi di vedere gli scaffali della distribuzione occupati da prodotti di cui non abbiamo certezza degli standard di sicurezza alimentare', ha aggiunto Bruni, 'mentre per i nostri prodotti vengono chieste certificazioni su certificazioni'.
Il minstro Zaia, infine, ha insistito sulla necessità di 'difendere i mercati dai prodotti esteri che vengono in Italia a fare dumping', ha detto Zaia portando l'esempio del riso che recentemente è stato eliminato dalla lista dei prodotti tropicali, ' dobbiamo zavorrare i prodotti che vengono dall’estero e di cui non sappiamo l'origine, perché i mercati vanno difesi, i produttori agricoli non possono essere considerati solo custodi del territorio'.
Il convegno è stato ospitato dalla Cantina dei Colli Berici, protagonista di una recente operazione di aggregazione insieme alle cantine Barbarano e San Bonifacio, Cantina di Colognola ai Colli e Cevico, attraverso la creazione di un consorzio vitivinicolo di secondo grado dal nome Collis Veneto Wine Group che fattura 150 milioni di euro, conta tre mila soci e produce 1,4 milioni di quintali di uva e 1,1 milioni di ettolitri di vino da 6.700 ettari di vigneto.