Appello del segretario nazionale della Flai-Cgil, Antonio Mattioli, ai neo-ministri Luca Zaia (Politiche Agricole) e Claudio Scajola (Sviluppo Economico). 'Nelle ultime settimane si è tornati a mettere in discussione i progetti di riconversione degli stabilimenti che producevano zucchero, chiusi a seguito della riforma europea dell'Ocm. Deve essere chiaro', afferma Mattioli, 'che i progetti di riconversione convenuti devono diventare immediatamente esecutivi, perché frutto di due anni di lavoro volti ad ottenere soluzioni compatibili con il fabbisogno energetico, ambientale, occupazionale, industriale ed economico di questo Paese'.
Il sindacato dei lavoratori del settore agroalimentare ricorda che in Italia non esiste ancora un piano energetico nazionale 'in grado di programmare soluzioni alternative all'energia prodotta dal petrolio. Ci si riempie la bocca con coesione sociale, patti di filiera, soluzioni condivise', sottolinea Mattioli, 'e alla prova dei fatti gli unici a pagare un prezzo insostenibile sono solo i lavoratori ed i consumatori'. Nei prossimi giorni 'chiederemo ai neo-ministri Zaia e Scajola di ripristinare immediatamente i tavoli di filiera e di dare corpo ai decreti utili a sostenere la filiera agroenergetica, compresi i piani di riconversione. Alle imprese', conclude, 'chiederemo il pieno rispetto degli accordi convenuti perché non è possibile che vengano messi in discussione gli impegni assunti utilizzando strumentalmente problemi reali come l'ambiente e il fabbisogno alimentare'.